Roberta Ragusa, il corpo potrebbe essere stato bruciato in un forno crematorio di Pisa
Roberta Ragusa, il corpo potrebbe essere stato bruciato in un forno crematorio di Pisa: è questa l'ipotesi recapitata alla redazione di Chi l’ha Visto
Roberta Ragusa, il corpo potrebbe essere stato bruciato in un forno crematorio di Pisa: lo afferma una persona che ha recapitato una lettera anonima alla redazione di Chi l’ha visto. Nella lettera viene indicato anche un possibile complice che potrebbe aver aiutato Antonio Logli a sbarazzarsi del corpo della moglie.
Dopo la condanna per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa, Antonio Logli è finito in carcere. Il giallo della morte di Roberta Ragusa sembrerebbe risolto ma manca una cosa fondamentale: il corpo della donna, sparito nel nulla. Ci sono state varie piste, seguite dagli inquirenti: un lago, una discarica e, adesso, un forno crematorio. A quanto pare, la lettera anonima recapitata alla redazione di Chi l’ha visto indica un forno crematorio di Pica come il posto dove sarebbe stato “smaltito” il corpo senza vita della donna.
A sostenere questa tesi ci sono alcune cose poco chiare. Il forno crematorio in questione era in disuso in quel periodo ma ci sono delle bollette che mostrano un consumo inusuale di gas, compatibile con un breve utilizzo.
C’era anche un sospettato, un uomo che, non molto tempo fa, si è suicidato. L’uomo, che inizialmente viveva in condizioni precarie, in un determinato aveva ostentato un cambio di vita inspiegabile, compatibile con un’entrata consistente in denaro.
Purtroppo, però, quel uomo si è suicidato e non potremo mai conoscere la sua versione. Ma è un buon punto di partenza per gli inquirenti che sperano ancora di fare sule sulla vicenda.
Intanto, il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, è stato condannato a 20 anni di carcere. In seguito alla condanna Antonio Logli è stato giustamente licenziato dal comune, dove lavorava prima della sentenza.