Roma, scatta l’allarme antiterrorismo, cosa sta succedendo
La sede istituzionale è stata momentaneamente chiusa dopo l'escalation di tensione degli ultimi giorni
L’ambasciata israeliana a Roma, situata in via Michele Mercati vicino a Villa Borghese, è stata chiusa a scopo preventivo dopo il raid aereo che ha colpito il consolato iraniano a Damasco, in Siria.
L’attacco, avvenuto lunedì, ha provocato il decesso di tredici persone e innescato una spirale di tensione tra Iran e Israele. Se già in precedenza la tensione era palpabile, i recenti sviluppi hanno ulteriormente inasprito gli animi.
Roma: la sede di Israele chiude provvisoriamente per rischio attentato dopo i fatti di inizio settimana
L’ayatollah Ali Kamenei, Guida Suprema dell’ex Persia, ha ventilato “punizioni” nei confronti del nemico, definendo il blitz un “atto criminale”. In vista del Quds Day, la Giornata internazionale di Gerusalemme, che viene celebrata l’ultimo venerdì del Ramadan, i nervi sono diventati ancora più tesi.
L’evento, istituito nel 1979 dall’ayatollah Khomeini, costituisce un momento di riabilitazione contro Israele e a sostegno dei palestinesi. Per timore di possibili veementi reazioni iraniane, Israele ha provveduto a chiudere temporaneamente 28 ambasciate in ogni angolo del Pianeta, tra cui quella di Roma. La contromossa è stata assunta in via preventiva, dato l’elevato rischio di disordini e attentati durante il Quds Day.
Oltre all’ambasciate romana, è scattato un piano difensivo delle sedi diplomatiche israeliane lungo la nostra intera penisola, e ai cittadini è stato raccomandato di adottare la massima prudenza.
La contromossa adottata nella Città Eterna conferma il forte nervosismo vissuto in Medio Oriente, successivamente all’attacco ricevuto dal consolato iraniano in quel di Damasco.
Le prossime ore potrebbero portare a scelte analoghe in altri Paesi, dove Israele è presente con uffici istituzionali. Negli ultimi mesi il conteggio delle vittime dello scontro è aumentato drasticamente, senza risparmiare nessuno, neppure gli individui più fragili, quali bambini e anziani. Tra le storie più tristi, ha provocato sgomento la triste perdita della piccola Tamar Tropiashvili.