Romina Vento, morta nel fiume Adda: in macchina c’era una terza persona
C'era una terza persona nella macchina con Romina Vento e Carlo Fumagalli, ecco cosa hanno scoperto gli inquirenti nelle ultime ore
C’era una terza persona nella macchina caduta nel fiume Adda, in cui ha perso la vita Romina Vento. Questo è quanto emerso nelle ultime ore.
Un collega della donna morta, che aveva finito insieme a lei il turno di lavoro. Si è fatto riaccompagnare dalla coppia fino a casa. Dopo che è sceso, Carlo Fumagalli, il compagno della donna morta, ha iniziato ad accelerare con l’auto, finché non si è lanciato nell’acqua. Lui sapeva, come ha confessato agli inquirenti, che la donna che amava non sapeva nuotare. Ma lei voleva lasciarlo e lui non poteva accettarlo.
Una volta nel fiume, si è allontanato a nuoto, lasciando morire la madre dei suoi figli. È stato rintracciato dagli agenti, sull’altra sponda del fiume Adda, tre ore dopo il drammatico episodio. I passanti hanno raccontato di aver sentito la donna gridare aiuto e di aver visto l’uomo scomparire tra la vegetazione.
Gli inquirenti stanno aspettando i risultati dell’autopsia, per capire come sia morta Romina Vento. Il compagno è ora accusato di omicidio. I loro figli, una ragazza di 15 anni e un bimbo di 10, si trovavano a casa.
Il legale di Carlo Fumagalli ha parlato di una patologica psichiatrica di cui l’assistito soffriva da mesi e sull’interruzione delle stesse cure. Si pensa che l’uomo, dopo che il collega della compagna è sceso dall’auto, si sia lasciato travolgere da un raptus di rabbia e forse si è aggrappato a quell’ultima speranza di non perdere la donna che amava, che invece voleva lasciarlo.
Chiunque lo conosce, lo ha descritto come un padre amorevole, sempre presente per la sua famiglia. In quello stesso lago, dove è avvenuto il dramma, Carlo ci era cresciuto e ci portava sempre i suoi figli. Davanti agli inquirenti, ha confessato di essere consapevole che Romina non sapesse nuotare e che sarebbe morta annegata. Il corpo senza vita della donna è stato però trovato distante dalla vettura, a circa 150 metri. Cosa è successo in quei drammatici minuti?