Saman Abbas: emersa anche un’intercettazione della madre
Agli atti del processo, anche una telefonata tra la madre e il fratello di Saman Abbas, avvenuta nel mese di agosto del 2021
Dopo il racconto del cugino al compagno di cella e la telefonata del padre, è emersa anche un’intercettazione di Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas.
![Il racconto del cugino di Saman Abbas](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/09/Saman-Abbas-racconto-cugino-1.jpg)
Noi siamo morti sul posto.
Queste le parole della donna pakistana durante una telefonata con il figlio, avvenuta nell’agosto del 2021.
Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato all’accusa di 5 familiari della 18enne scomparsa, i due genitori, due cugini e lo zio Danish Hasnain. Quest’ultimo sarebbe colui che avrebbe compiuto il delitto della nipote, dopo che Nazia e Shabbar l’avrebbero consegnata nelle sue mani, nelle campagne poco distanti dall’abitazione di famiglia. Il corpo senza vita di Saman Abbas non è mai stato ritrovato.
![Il racconto del cugino di Saman Abbas](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/09/Saman-Abbas-racconto-cugino-2.jpg)
La mattina dopo i fatti, il figlio minore e fratello di Saman, telefona all’utenza pakistana usata dai genitori, fuggiti nel loro paese e che ancora oggi risultano latitanti.
La conversazione tra il fratello e la madre di Saman Abbas
Il ragazzo è arrabbiato e incolpa uno dei suoi cugini e lo zio Danish, ma la madre Nazia cerca di calmarlo.
Davanti a te a casa… noi siamo morti sul posto, per questo tuo padre è a letto e anche la madre a letto (riferendosi a se stessa). Anche di lei non è che non sai, da costretti è successo quello che è successo, anche tu lo sai, figlio mio non sei bambino, sei giovane anche e comprendi tutte le cose. Pensa a tutte le cose, i messaggi che ci facevi ascoltare la mattina presto, pensa a quei messaggi, pensa e poi dì se i tuoi genitori sono sbagliati.
![Il racconto del cugino di Saman Abbas](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/09/Saman-Abbas-racconto-cugino.jpg)
Dalle indagini è emerso che è stato proprio il fratello di Saman a mostrare ai suoi genitori una foto di un bacio tra la sorella e il suo fidanzato. Un disonore che la famiglia non è riuscita a perdonare. In quella chiamata, si è detto pentito di averlo fatto. Si tratterebbe di una foto scattata per le strade di Bologna e condivisa sui social network.
Oggi il ragazzo è affidato ad una comunità protetta ed è il testimone chiave del delitto.