Saman Abbas, lo zio in aula: “Le pale e il piede di porco ci servivano a questo”

Lo zio di Saman Abbas continua a ribadire di essere estraneo al delitto. Il suo legale ha spiegato a cosa gli servivano, quel giorno, le pale

Lo zio di Saman Abbas, Danish Hansnain, continua a dichiarare di non essere stato lui a mettere fine alla vita della nipote. Durante il processo, assistito da un interprete, ha raccontato quanto accaduto quel giorno e spiegato perché le telecamere di sorveglianza li hanno ripresi con delle pale in mano.

Il racconto del cugino di Saman Abbas

Saman Abbas non voleva accettare il matrimonio combinato dalla sua famiglia, si era fidata dei suoi genitori e aveva deciso di tornare a Novellara. Dopo la sua scomparsa, gli inquirenti hanno subito iscritto sul registro degli indagati lo zio, i due cugini e la madre e il padre. Il corpo di Saman è stato ritrovato dopo un anno e mezzo dalla scomparsa, proprio grazie alle indicazioni di Danish.

Il processo di Saman Abbas

Tuttavia, l’uomo continua ad affermare di non essere il colpevole del delitto. Queste le sue dichiarazioni davanti al giudice:

Quel giorno era brutto tempo e per otto delle numerosissime serre, la chiusura andava fatta manualmente. I teli alzati potevano essere spostati soltanto, oltre che con la carrucola, con quella sorta di piede di porco.

Le parole del legale dello zio di Saman Abbas

Le pale e il piede di porco, secondo lo zio della 18enne pakistana e secondo il suo legale, quel giorno servivano per lavoro. L’avvocato, in difesa dell’uomo, ha dichiarato:

Si era dubitato che i tre strumenti che il mio assistito e gli altri due imputati avevano in mano, due pale e un piede di porco, potessero servire a svolgere attività lavorativa. Danish ha spiegato come, invece, tutti gli attrezzi, compreso l’ultimo, fossero utili al loro impiego. È miglior prova, oltre ai filmati, gli atti che dimostrano che i tre quel giorno (in orari diversi da quelli rappresentati dal filmato) si erano divisi per andare nei campi, ognuno per la loro strada.

Il processo di Saman Abbas

Lo zio di Saman Abbas ha raccontato che quella notte stava dormendo, quando i due cugini lo hanno svegliato, dicendogli che era successa una cosa.

Saman non c’era più e, secondo loro, era stata la madre Nazia. Danish ha ammesso di aver partecipato alla sepoltura, ma continua a ribadire di non essere stato lui.

Era stato il fratellino di Saman, dopo i fatti, a puntare il dito contro lo zio, raccontando agli inquirenti che aveva convinto i suoi genitori a punire la sorella per il disonore inflitto alla famiglia.