Saman Abbas, recuperato il corpo sotterrato a Novellara

Si è concluso ieri il recupero del corpo trovato a Novellara, si attendono ora gli esami che stabiliranno se si tratta di Saman Abbas

È arrivata ieri, in tarda serata, la notizia che il corpo individuato a Novellara è stato dissotterrato. Ora sarà possibile stabilire se si tratta davvero di Saman Abbas.

corpo Saman Abbas

Si trovava a circa tre metri di profondità e vicino ad un edificio pericolante. Indiscrezioni, diffuse sul web, affermano che sarebbe stato lo zio Danish ad indicare agli inquirenti il punto in cui cercare la 18enne pakistana. Avrebbe deciso di parlare dopo l’arresto del padre Shabbar Abbas. Ma la notizia non ha ancora trovato conferme ufficiali.

L’uomo, padre di Saman Abbas, è stato catturato in Pakistan. Ha giustificato l’assenza della moglie Nazia, affermando che la donna sarebbe tornata in Europa e, davanti al giudice, avrebbe ripetuto che la figlia è viva.

Saman Abbas zio Danish

La salma recuperata a Novellara, è stata portata via dalla Croce Verde e condotta all’Università di Milano, dove verranno svolti tutti gli esami necessari. Le probabilità che si tratti di Saman Abbas sono molto alte, ma fino a prove certe, bisognerà procedere con molta cautela.

Le prime notizie parlano di un corpo chiuso in un sacco nero e seppellito in una buca profonda due metri. Quindi, se si tratta davvero della 18enne pakistana, il suo corpo non è stato fatto a pezzi, come invece aveva raccontato uno dei due cugini in prigione.

I soccorritori, oltre al corpo, durante il recupero hanno trovato un mozzicone di sigaretta, pezzi di stoffa e due bottiglie. Tutti elementi che verranno analizzati, alla ricerca di tracce di Dna.

La scomparsa di Saman Abbas

Saman Abbas era una ragazza 18enne pakistana, che voleva essere libera e non voleva cedere all’obbligo del matrimonio combinato dalla sua famiglia. Aveva conosciuto un ragazzo e voleva essere felice.

Intercettazione padre Saman Abbas

Era andata via dalla sua casa, in cerca di protezione, ma poi era tornata a chiedere alla famiglia i suoi documenti e, come le indagini hanno accertato, lo aveva fatto per la sua mamma. Quella stessa mamma che è ancora latitante e che, insieme al marito, l’avrebbe consegnata nelle mani dello zio Danish.