Saman Abbas: svelate le condizioni del corpo recuperato a Novellara

Il procuratore capo di Reggio Emilia spiega le condizioni del corpo recuperato la scorsa domenica: è quasi certo che si tratti di Saman Abbas

Il procuratore di Reggio Emilia, Gaetano Calogero Paci, ha spiegato che il corpo recuperato a Novellara, che probabilmente appartiene a Saman Abbas, è apparso “sostanzialmente integro”.

Saman Abbas fidanzato

Nonostante si trovasse ad una profondità di tre metri e nonostante un anno e mezzo trascorso, sembrerebbe che si sia conservato bene. Non solo, il procuratore ha affermato che indossava gli stessi abiti del giorno della sua scomparsa.

Un elemento che confermerebbe già che si tratti proprio della diciottenne pakistana, ma la prova schiacciante sarà soltanto il Dna. Il corpo è stato portato via nella tarda serata di domenica, dalla croce Verde e condotto all’Università di Milano dove verrà sottoposto a tutti gli esami necessari. L’obiettivo è anche quello di capire, attraverso l’esame autoptico, la causa certa del decesso.

Saman Abbas zio Danish

Ora si tratta di verificare l’integrità degli organi interni perché attraverso e su di essi saranno svolte le indagini di tipo autoptico per capire esattamente l’identità del corpo stesso. Il contesto in cui il corpo è stato ritrovato e anche qualche elemento peculiare già consentono di formulare una probabilità di identificazione, ma la prova regina è quella del Dna.

Saman Abbas e gli altri elementi trovati

Secondo le prime informazioni emerse, sembrerebbe che durante gli scavi, siano stati rinvenuti anche mozziconi di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie. Gli oggetti verranno analizzati.

Saman Abbas nomi aguzzini

Sembrerebbe anche ormai certa la notizia che ad indirizzare gli inquirenti, sia stato lo zio Danish. L’uomo avrebbe deciso di parlare dopo l’arresto del padre di Saman Abbas.

Shabbar è stato fermato delle autorità del Pakistan ed è già comparso davanti al giudice. Il genitore continua a ripetere che sua figlia è viva e, riguardo alla moglie, ha dichiarato che è tornata in Europa. Nazia è l’unica tra i cinque indagati ancora latitante.

Il luogo del ritrovamento del corpo, si trova a circa 700 metri dalla casa in cui viveva la famiglia.