Indetto uno sciopero generale, tutti i mezzi di trasporto a rischio: ecco dove e in quali settori
sciopero generale l'11 Aprile indetto da Uil e Cgil per tantissime categorie di lavoratori: a rischio trasporti locali e ferroviari.
Buona parte dell’Italia si fermerà l’11aAprile per uno sciopero generale indetto da diverse categorie di lavoratori. La contestazione perpetrata da Uil e Cgil riguarda tre motivazioni principali: la sicurezza sul lavoro, una riforma fiscale per alcuni contratti di lavoro e la creazione di un nuovo modello di impresa.
Uil e Cgil hanno indotto lo sciopero in tutte le regioni e le provincie autonome e riguarderà i trasporti pubblici, marittimi, Anas, la sanità, i settori di Gas, acqua e luce, poste e telecomunicazioni. Ogni settore avrà un fermo di 4 ore modulato in modalità diverse nei vari comuni e per le diverse categorie. Metalmeccanici e il settore edile parteciperà allo sciopero, ma per il doppio delle ore, in quanto sono due dei settori maggiormente a rischio per quanto riguarda il tema degli infortuni sul lavoro.
Lo sciopero durerà 4 ore e non saranno garantite fasce di orario protette dal fermo. Anche i lavoratori delle Ferrovie dello Stato aderiranno dalle 9:00 alle 14:00 e l’azienda ha già comunicato che ci saranno disagi per i viaggiatori. Le città dove si rischia maggior disagio sono: Roma, Milano, Firenze e Napoli. La stessa fascia oraria sarà coperta anche dagli operatori di Poste italiane. Si asterranno anche i lavoratori di alcuni settori della pubblica amministrazione, quelli con contratto Federcase e Federculture. Gli unici esclusi saranno alcuni uffici pubblici e la scuola.
Una paralisi che riguarderà quasi tutti i settori dell’economia perché il disagio tra i lavoratori è un sentimento molto diffuso. I temi di maggiore intensità riguardano la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, la parità di trattamento economico e lo snellimento di alcune procedure burocratiche per garantire rapporti di lavoro più equi.
Uil e Cgil chiedono anche una patente a punti che possa garantire che le norme di sicurezza siano garantite e messe in pratica regolarmente dalla aziende. I numeri degli incidenti e infortuni nel mondo del lavoro sono sempre troppo alti per poter ignorare il problema. Scendere in piazza e l’astensione dalle attività lavorative sono due strumenti necessari per esprimere i diritti acquisiti dai salariati.
Le città coinvolte
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