Scomparsa della piccola Kata, le indagini e cosa potrebbe accadere con la nuova testimonianza
Le indagini per la scomparsa della piccola Kata purtroppo sono ad un punto morto: cosa potrebbe accadere ora
Nessuno vuole ammetterlo ma le indagini per la scomparsa della piccola Kata, al momento sono ad un punto fermo e non ci sono parti da dove iniziare per poter trovare la svolta. L’unica cosa che potrebbe aiutare gli inquirenti è solo una testimonianza.
Una donna intervistata da una delle inviate del programma di Mattino Cinque News, ci ha tenuto a dire che in quella giornata ha sentito le strane urla di una bambina.
La signora in questione, nella sua intervista ha detto di aver sentito una bambina urlare a squarcia gola: “Mamma, mamma!” Tuttavia, non avendo una finestra con l’affaccio sul cortile, non sa se si tratti di Kata.
Gli inquirenti ora sono a lavoro proprio su questo racconto. Sperano di avere delle notizie utili, da poter portare le indagini ad una svolta. Purtroppo per ora non ci sono altre notizie, che possano aiutare.
Lo stesso programma, proprio come gli altri che si stanno occupando della vicenda, ci hanno tenuto a mostrare il forte degrado in cui vivono quelle famiglie. All’interno di quella struttura, ci sono liti e violenze.
La misteriosa scomparsa della piccola Kata
Era il pomeriggio del 10 giugno. La piccola Kata era all’interno dell’ex hotel Astor, con il fratello e lo zio. Stava giocando con altri bambini, mentre la madre era andata a lavoro.
La donna una volta rientrata nella struttura, si è prima fatta una doccia, ma è solo intorno alle 17 che si è resa conto che la figlia era sparita. Di conseguenza, in un primo momento ha provato a cercarla da sola e poi ha deciso di fare una denuncia alle forze dell’ordine.
Questi ultimi hanno avviato sin da subito le ricerche del caso. Dopo lo sgombero dell’albergo hanno perlustrato ovunque, anche nelle fogne e nelle intercapedini. Tuttavia, della bambina non c’erano tracce.
Ora le indagini sono ad un punto fermo. Gli inquirenti stanno perlustrando tutte le telecamere della città ed è proprio il programma Quarto Grado, che ha mandato in onda il frame di un video in cui si sento l’urlo di un bimbo e poi la chiusura di uno sportello. Quell’occhio elettronico lo ha registrato intorno alle 17.20 di quel sabato, ma ovviamente non è chiaro se si tratti o meno di Kata.