Scomparsa di Kata, una delle indagate si difende: ha spiegato cosa c’era dentro il suo trolley

La donna indagata per la scomparsa di Kata, ha deciso di rompere il silenzio: ha spiegato cosa stava facendo quel giorno

Sono ben 5 le persone iscritte sul registro degli indagati dopo l’improvvisa svolta sulla scomparsa della piccola Kata. Una di queste donne, che era chiamata da tutti “l’amministratrice” della struttura, ha deciso di difendersi e spiegare cosa stava facendo quel giorno.

ipotesi kata

Da ciò che è emerso il nome di questa signora è Lidia Mirciu, di origine rumena. Quest’ultima era una di quelle che era sempre davanti al cancello dell’ex hotel Astor.

Insieme a lei altre 4 persone sono state iscritte sul registro degli indagati. Tra questi ci sono appunto i due zii di Kata, che si difendono dicendo di non sapere dove sia finita. Anche i genitori della bambina, di dicono offesi per questo avviso di garanzia.

In una breve intervista con il quotidiano locale, Il Resto del Carlino, ha deciso di dire la sua opinione. Lidia Mircio al giornalista ha dichiarato:

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Non so niente. Quel giorno dormivo perché avevo fatto la chemioterapia. Quando ho saputo della scomparsa della bambina, anche io mi sono messa con la mamma e gli altri a cercare Kata. Dentro il trolley c’erano i miei vestiti, perché stavo andando da una parente.

Gli inquirenti a breve dovranno fare un accertamento, per capire se dentro il trolley ed una borsa, con cui un uomo è uscito da quella struttura, potrebbe esserci il DNA di Kata. Questa svolta potrebbe aiutare a capire dove si trova.

La misteriosa scomparsa della piccola Kata

La piccola che ha solamente 5 anni, è scomparsa dallo scorso 10 giugno. La madre era andata a lavoro ed aveva affidato i suoi 2 figli ad uno zio ed a altri parenti che erano in quell’hotel.

Prima di capire che era sparita nel nulla, ci sono voluto diverse ore. L’ultima immagine di Kata, risale alle 15.13, in cui si vede che stava salendo la scala esterna della struttura.

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Da quel giorno di lei si sono perse tutte le tracce. Gli inquirenti nonostante siano già passati 3 lunghi mesi, non hanno mai smesso di cercare. Tuttavia, ancora oggi non si hanno notizie certe su chi sia il responsabile di questo rapimento. Ora saranno solo le ulteriori indagini a far luce sull’accaduto.