A scuola senza cellulari: divieto in arrivo?

L'idea del neo ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per aumentare la produttività in classe.

Il governo Meloni si è insediato ormai da un mese. In questa prima fase ci sono diverse proposte che stanno arrivando dall’esecutivo per migliorare diversi aspetti di vita sociale. Una delle più interessanti arriva dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

In molti sanno che l’uso degli smartphone a scuola sono un problema non da poco perché abbassano di molto la soglia dell’attenzione in classe. Il ministro Valditara sembrerebbe voler vietare l’uso degli smartphone durante le ore di lezione.

scuola senza cellulari
Fonte: web

Lo ha fatto capire durante la trasmissione Confronto in onda su Rai Italia nel mondo e su Rai Due il sabato alle 6.30. Valditara ha fatto capire di voler togliere i cellulari dalle classi. A detta sua in questo modo si andrebbe a migliorare il tempo tra studenti e docenti all’interno della classe. Insomma le ore di lezione sarebbe ottimizzare al massimo senza distrazioni esterne.

scuola senza cellulari
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Ma non è tutto, perché il ministro si è detto d’accordo anche a rimuovere il reddito di cittadinanza ai giovani percettori che non hanno nemmeno l’obbligo scolastico: “O colmano il gap o perdono il reddito” – ha detto.

Per gli studenti che si rendono protagonisti di atti di bullismo o violenza, il ministro si è detto d’accordo ai lavori socialmente utili. Una forma per disciplinare quei giovani particolarmente vivaci.

ministro dell'istruzione
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Quanto agli aiuti verso le famiglie meno abbienti, il ministro ha detto: “Sono i Comuni a provvede alla copertura delle spese per l’acquisto dei libri di testo per i meno abbienti. Per il 2022-23 sono stati ripartiti 133 milioni di euro, 33 milioni in più rispetto all’anno precedente per garantire la gratuità in favore degli alunni che adempiono all’obbligo o in comodato d’uso”.

“L’istruzione è un diritto universale, la previsione di misure omogenee è condivisibile per superare i divari. Ogni iniziativa per incrementare queste riforme avranno il supporto del governo”. Insomma il tema dell’istruzione sembra stare molto a cuore al nuovo esecutivo che guarda con attenzione a come migliorare l’intero comparto scolastico.