Senza parenti i funerali di Chiara Cringolo, morta per coronavirus a 21 anni

Senza parenti, tutti positivi, i funerali di Chiara Cringolo

I funerali di Chiara Cringolo, la mamma di 21 anni morta nel torinese a causa dell’infezione da Covid-19, saranno senza parenti. Purtroppo tutta la sua famiglia è risultata positiva al Coronavirus e non può uscire di casa, perché in quarantena e in isolamento.

Infezione da Covid-19
Fonte Pixabay

I funerali di Chiara sono stati programmati per venerdì 13 novembre. Ma purtroppo i genitori non saranno presenti, perché positivi.

Chiara Cringolo è morta a soli 21 anni per complicazioni della Covid-19, dopo essere stata ricoverata all’ospedale Molinette di Torino, dove si trovava da qualche giorno.

Proteggersi dal coronavirus
Fonte Pixabay

I primi sintomi erano insorti il 20 ottobre scorso. Ma presto la sua condizione di salute è peggiorata. Necessario il ricovero in terapia intensiva, dove è rimasta fino a quando la situazione non è precipitata.

Chiara è morta a soli 21 anni. Lascia il suo compagno, che non si dà pace, e un bambino di soli 13 mesi, che dovrà crescere senza la sua mamma, volata in cielo a causa di un virus. È la più giovane vittima italiana.

Ricovero in ospedale per coronavirus
Fonte Pixabay

Funerali di Chiara Cringolo alla presenza di poche persone

Poche persone potranno partecipare alle esequie di Chiara, organizzate per venerdì 13 novembre. I genitori sono positivi e non potranno esserci. Così come le sorelle, in attesa di avere il risultato del tampone. Tutti in isolamento e in quarantena.

Funerali di Chiara Cringolo senza parenti
Fonte Pixabay

Il sindaco di Romano Canavese sarà presente in rappresentanza della famiglia, come ha fatto sapere Oscarino Ferrero, primo cittadino del paese vicino a Ivrea dove Chiara viveva con la sua famiglia.

Insieme a lui solo la sorella maggiore, Simona, che non vive con il resto della famiglia e quindi non fa parte di questo focolaio di coronavirus. Nemmeno il compagno potrà essere presente.

Fonte YouTube Tele DeHon

Oscarino Ferrero ha descritto perfettamente la disperazione di chi non può nemmeno dare l’ultimo saluto ai propri cari.

La negazione dell’ultimo saluto alle persone care è un’altra catastrofe di questo virus.