Sesto rinvio dell’udienza per l’estradizione del padre di Saman Abbas: era assente il legale difensore
È solo di una scusa? Arrivata la notizia dal Pakistan che l'udienza per l'estradizione del padre di Saman Abbas è stata rimandata di nuovo
Ancora una volta, l’udienza per l’estradizione in Italia del padre di Saman Abbas è stata rimandata. Questa volta, ad essere assente è stato il legale difensore. È la sesta volta che, per motivi diversi, arriva dal Pakistan la notizia del rinvio dell’udienza.
Dovranno presentarsi in Tribunale, di nuovo, nella giornata di oggi. E la domanda che sorge ora è una sola. Cosa accadrà per la settima volta? Chi sarà assente o quale scusa arriverà?
Si spegne sempre di più la speranza di avere l’uomo in aula in Italia il prossimo 10 febbraio, giorno in cui inizierà il processo della 18enne pakistana. E anche quella di avere la madre Nazia, ancora latitante. Chi la sta proteggendo e soprattutto qualcuno la sta cercando davvero?
Shabbar Abbas afferma di non sapere dove si trovi sua moglie. Quella stessa moglie che ha attirato nella “trappola” Saman Abbas, promettendole aiuto e poi consegnandola, insieme al marito, nelle mani del suo carnefice, che secondo l’accusa sarebbe lo zio Danish. L’uomo si trova in prigione e sarebbe stato proprio lui ad indicare agli inquirenti il luogo in cui era sepolta la 18enne pakistana e a permettere, quindi, il suo ritrovamento.
L’autopsia ha confermato l’identità della giovane e stabilito che sia morta per strangolamento.
Il delitto di Saman Abbas
Saman Abbas non voleva cedere al matrimonio combinato dalla sua famiglia, si era innamorata di un altro ragazzo pakistano conosciuto sui social. Si erano incontrati e avevano iniziato una relazione.
Voleva essere libera e aveva preteso dalla sua famiglia i suoi documenti. Era già stata in una comunità protetta, dopo aver chiesto aiuto. Compiuti 18 anni, aveva deciso di tornare a casa, la madre le aveva promesso che l’avrebbe aiutata.
Ma Saman sapeva che le sarebbe accaduto qualcosa, aveva chiesto al fidanzato di chiamare le forze dell’ordine se non l’avesse più sentita.
I video di sorveglianza mostrano i due genitori che si dirigono, nella boscaglia e insieme alla giovane, verso lo zio Danish. Da quel momento, Saman Abbas è scomparsa.
Dopo più di un anno e mezzo di ricerche, gli inquirenti hanno finalmente trovato il suo corpo. Sono 5 le persone accusate del suo delitto: la madre e il padre, ideatori del piano e lo zio Danish insieme ai due cugini Nomanoulaq Nomanoulaq e Ikram Ijaz, tutti e tre attualmente detenuti e accusati di essere gli esecutori materiali del delitto che ha segnato l’Italia.
Il processo inizierà il prossimo 10 febbraio.