Smog, i suoi danni al cervello sono in aumento

Lo smog non influisce solamente sui polmoni, ma anche sul nostro cervello. Si chiama danno ossidativo.

Che lo smog sia dannoso non è una novità. Fino ad oggi, tuttavia, abbiamo studiato i suoi effetti a breve termine, ma quali sono gli effetti a lungo termine? Lo smog sta peggiorando le capacità cognitive del nostro cervello. E ne risentiamo in campo scientifico e letterario. Uno studio condotto in Cina sta cercando di dimostrare l’effettivo legame tra una bassa prestazione cognitiva e il sempre maggiore inquinamento atmosferico.

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Lo studio si intitola The Impact of Exposure to Air Pollution on Cognitive Performance ed è stato pubblicato su Pnas. In Cina, il grado di inquinamento è sicuramente più preoccupante rispetto all’Italia. Il governo cinese, dunque, ha deciso di stanziare dei fondi per scoprire quali sono gli effetti di una lunga esposizione allo smog. Respirare ogni giorno agenti inquinanti non migliora la nostra salute in alcun modo. Anzi, la peggiora rapidamente.

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I maggiori agenti inquinanti atmosferici sono emessi dalle industrie, dalle auto, ma anche dalle caldaie che abbiamo in casa e che ci servono per il riscaldamento e l’acqua calda. Tuttavia, questi inquinano in maniera consistente, emettendo nell’aria il biossido di zolfo, l’ossido di azoto e il Pm10.

Ma non è solo ai polmoni che l’aria “cattiva” causa problemi e, purtroppo, persino tumori, pur non essendo fumatori. No, perché l’ossigeno pieno di smog che respiriamo causa danni anche al cervello.

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In poche parole, lo smog incide in modo negativo alle nostre capacità di linguaggio, alle capacità matematiche e danneggia i neuroni. Si chiama danno ossidativo: l’esposizione giornaliera all’aria satura di sostanze chimiche peggiora il nostro livello intellettuale.

Solo pochi giorni fa, si è disquisito a lungo sugli effetti dello smog, non solo su di noi, ma anche sul nostro pianeta. Dopo varie ricerche e studi approfonditi, si è appreso che il pianeta Terra sta lentamente morendo e che ci vorranno più di due generazioni per salvare la situazione.