Soldati russi a Chernobyl, molti si sono ammalati a causa dell’esposizione alle radiazioni nucleari

Molti di loro sono ricoverati in Bielorussia

Molti soldati russi a Chernobyl si sono ammalati e sono ora ricoverati in Bielorussia, per le conseguenza dell’esposizione alle radiazioni nucleari. Sarebbero i militari impegnati a scavare trincee nel bosco che circonda l’ex centrale nucleare ucraina, dopo l’invasione dell’esercito russo di Vladimir Putin nell’Ucraina del presidente Zelensky.

Chernobyl

La notizia arriva dal Pentagono, che sottolinea che negli ultimi giorni alcune forze militari russe avrebbero lasciato il sito nucleare ucraino a causa dell’esposizione alle radiazioni nucleari ancora presenti a tanti anni di distanza da quel disastro che ha sconvolto il mondo.

La centrale nucleare di Chernobyl è in mano ai russi sin dai primi giorni dell’invasione in territorio ucraino. Dalla fine di febbraio il mondo vive con apprensione questa occupazione, per paura che si possano creare situazioni di pericolo, non tenendo in considerazione tutti gli standard di sicurezza che devono essere garantiti nell’area.

Per il Pentagono non è chiaro se le truppe hanno lasciato il sito nucleare o solo la zona circostante. E nemmeno se si tratti di un ritiro definitivo o semplicemente di un riposizionamento strategico. Quello che è certo è che alcuni soldati avrebbero abbandonato il luogo.

I media ucraini, citando i mezzi di comunicazione bielorussi, dicono che alcuni soldati russi si troverebbero ricoverati in ospedali in Bielorussia. Si troverebbero in strutture sanitarie specializzate nel trattamento di disturbi e patologie collegati proprio all’esposizione alle radiazioni atomiche.

Mosca non avrebbe dotato di dispositivi di sicurezza i soldati russi a Chernobyl

I turisti che visitavano Chernobyl non potevano mai farlo da soli. Erano sempre scortati da personale con dispositivi utili a individuare ed evitare le zone in cui le radiazioni erano alte. Secondo quanto detto da Energoatom, la compagnia nazionale ucraina che gestisce le centrali nucleari, i soldati russi non erano dotati di protezioni sufficienti.

I dipendenti ucraini che lavorano a Chernobyl, secondo quanto riportato dal Guardian, aveva già battezzato come una missione suicida quella dei russi. Mosca evidentemente ha sottovalutato la sicurezza di quell’area ancora pericolosa dopo l’esplosione del reattore 4 avvenuta il 26 aprile del 1986.