Sulla nostra pelle c’è un batterio potenzialmente letale
Un batterio sulla nostra pelle sta diventando potenzialmente letale. Perché?
Sapevate che sulla nostra pelle si trova un batterio potenzialmente letale e che sta diventando sempre più resistente agli antibiotici? Per spiegarvi come è potuto succedere, dobbiamo introdurvi il concetto di evoluzione e di adattamento, un po’ come è successo per la razza umana.
Noi ci siamo evoluti lungo un processo di migliaia di anni. Prima, eravamo totalmente diversi da come siamo oggi. E, se ci pensate, anche noi ci stiamo adattando al mondo moderno, con le nuove tecnologie e la medicina. Quest’ultima, poi, ci aiuta a sopravvivere anche in caso di malattia mortale.
Difficilmente una donna o un uomo in arresto cardiaco avrebbero potuto sopravvivere in epoche passate. Dunque, il nostro organismo è in costante evoluzione e adattamento, tanto che la vecchiaia potrebbe sparire e potremmo diventare anziani molto più tardi.
La cattiva notizia è che anche i batteri si abituano al mondo esterno. Proprio così. Animali, batteri, umani… ogni essere vivente su questa Terra diventa resistente e forte. E sulla nostra pelle si trova un batterio veramente letale, che potrebbe compromettere le nostre funzioni vitali.
Stiamo parlando dello Staphylococcus Epidermidis. Questo “superbatterio” ha 61 geni al suo interno in grado di poterci provocare delle infezioni letali. Attualmente, è in fase di studio preso l’Università del Regno Unito di Bath. La pubblicazione dello studio, invece, è stata fatta sulla rivista Nature Communications.
In poche parole, abbiamo sempre convissuto con questo batterio. Tutti noi lo abbiamo fatto, nessuno escluso. Tuttavia, il problema è che il superbatterio sta resistendo agli antibiotici, e questo non va affatto bene!
In caso di infezione, la salute di un soggetto potrebbe peggiorare sensibilmente se i 61 geni del superbatterio riescono a interagire con la parte lesa. Il batterio agirebbe nella circolazione sanguigna, aggirando il sistema difensivo del nostro organismo. Lo studio sta cercando un modo per neutralizzare definitivamente lo Staphylococcus Epidermidis.