Terni: Francesco confessa ai suoi genitori quello che ha subito due anni fa
"Ho letto i dettagli che aveva scritto su quel foglio... ogni raccapricciante dettaglio"
Lo spiacevole episodio è accaduto a Terni, in provincia dell’Umbria. Francesco, un bambino di soli dodici anni, da un giorno ad un altro, ha iniziato a comportarsi in modo strano, in un modo che non era affatto da lui. Si rifiutava di andare a scuola, di socializzare con chiunque e spesso mostrava dei comportamenti rabbiosi, anche verso i suoi genitori.
Quando sua madre e suo padre hanno visto che la situazione peggiorava, hanno cercato di parlargli, ma alla fine, con il passare del tempo, hanno deciso di rivolgersi ad un professionista del centro di salute mentale, un neuropsichiatra. Dopo due anni dai suoi strani comportamenti, i suoi genitori hanno scoperto la verità. Un loro parente gli aveva regalato un pc e una bici elettrica, ma Francesco li aveva rifiutati e non capivano perché. Aveva perfino chiesto a suo padre di rivendere il computer. Alla fine, dopo un altro dei suoi attacchi di rabbia, che non riuscivano più a controllare, Francesco è crollato ed ha raccontato tutto a suo padre. Il parente dei regali, un parente che li frequentava abitualmente, quando aveva dieci anni, aveva abusato di lui. Francesco ha sofferto in silenzio, mantenendo il segreto per due anni e continuando a vederlo ogni giorno. Nel suo cassetto c’era un foglio, su cui aveva scritto tutti i dettagli di quell’episodio, dettagli da far accapponare la pelle. Non sapendo cosa fare, i due genitori hanno chiamato il telefono azzurro e l’operatore ha consigliato loro di procedere con la denuncia, così si sono recati in caserma, portando con loro anche quel foglio… dopo che la verità è venuta fuori, si sono ricordati che quel “parente”, quando ha scoperto dei problemi del piccolo, si era offerto di farlo seguire da un medico professionista suo amico, probabilmente per paura che la verità venisse fuori.
La situazione di Francesco è molto delicata e difficile. Ci vorrà molto tempo prima che il piccolo riesca a superare questo trauma.
Il suo comportamento è sempre più difficile da gestire e i suoi genitori sono in cerca di una struttura che lo guidi e che lo aiuti a ritrovare la normalità. Nel frattempo mamma e papa si sono rivolti a tutti, scuola, famiglia, amici, medici di tutto il paese, affinché li aiutino ad aiutare il loro amato bambino.
La denuncia si è trasformata in un reato penale, come riporta Il Messaggero e le forze dell’ordine stanno prendendo i dovuti provvedimenti.
Leggete anche: Carrara, non rispondeva al cellulare, la mamma lo trova senza vita in casa