Tiberio Giorgi investito e ucciso a 22 anni: la svolta al caso grazie ad un’app sul cellulare
Il conducente della vettura che due anni fa ha investito e ucciso Tiberio Giorgi, potrebbe essere incastrato dai dati di un'applicazione
Il 20 agosto di due anni fa, un giovane di soli 22 anni di Arischia, in Abruzzo, perdeva la vita dopo essere stato investito da un’auto. Oggi, il caso di Tiberio Giorgi, questo il nome della vittima, potrebbe arrivare ad una svolta, grazie ad un’applicazione istallata sul suo smartphone e su quella del conducente della vettura che lo ha schiacciato. Il processo ci sarà nel prossimo dicembre.
Sono tantissimi, ogni anno, i ragazzi che perdono la vita in sinistri stradali. Diversi di questi vengono investiti mentre sono a piedi a fare footing o altro.
Un caso simile era avvenuto precisamente il 20 agosto del 2020, poco più di due anni fa. L’episodio si era verificato sulla Strada Statale 80, nei pressi di Arischia, in Abruzzo, quando erano da poco passate le 18:00.
Un’Alfa Romeo 164 guidata da M.D.G, un uomo di 53 anni della zona, è arrivata proprio nel punto in cui stava correndo Tiberio e lo ha centrato in pieno.
L’automobilista e altri testimoni hanno subito soccorso il ragazzo e avvertito i soccorritori del 118. Le sue condizioni sono apparse da subito gravissime e infatti, solo pochi minuti dopo, il suo giovane cuore si è fermato per sempre.
Un’app per risolvere il caso della scomparsa di Tiberio Giorgi
All’epoca dei fatti, l’automobilista 53enne aveva raccontato che aveva appena finito la sua giornata di lavoro a Campotosto e che stava tornando a casa, quando improvvisamente si è ritrovato il 22enne davanti e non ha potuto far nulla per evitarlo.
Al 53enne era stato contestato il reato di omicidio stradale, seppur senza aggravanti poiché si era subito fermato a soccorrere il ferito e poiché nessun test anti stupefacenti o alcool aveva dato esito positivo.
Tuttavia, le indagini svolte in particolare da due tecnici informatici, non hanno permesso al gip di turno di archiviare il caso.
Questo perché dallo smartphone di Tiberio Giorgi, su cui era istallata un’applicazione che traccia il percorso dei runners, sono emersi dei dati che potrebbero addossare alcune colpe al conducente della vettura.
Questi e altri fattori saranno analizzati a fondo nel processo, che il Tribunale ha dichiarato avrà inizio nel prossimo dicembre.
Nel suddetto processo, saranno ovviamente presenti i legali di entrambe le parti.