Tragedia a Spresiano, Luca Palmarini muore a 53 anni: stava pulendo l’impianto fotovoltaico

Dolore per la morte di un conosciuto imprenditore di 53 anni. Luca Palmarini è caduto dal tetto, stava pulendo i pannelli fotovoltaici

Tragedia in provincia di Treviso, a Spresiano. Un uomo di 53 anni, di nome Luca Palmarini, è morto mentre stava pulendo i pannelli fotovoltaici sul tetto della sua casa. L’impatto è stato violento ed ha battuto la testa.

Nonostante l’intervento degli operatori sanitari e di un elisoccorso, per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare. È precipitato per 4 metri.

Ad accorgersi di quanto accaduto e a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine e ai soccorritori, sono stati alcuni parenti.

Morto a 53 anni Luca Palmarini

La comunità è sconvolta dalla notizia e in tanti adesso stanno mostrando affetto e vicinanza alla sua famiglia. Luca Palmarini era molto conosciuto, era il titolare di un’azienda di gru che porta il suo nome e che è situata a Lovadina.

Lascia la moglie Luigina Barbon e le sue due figlie di circa 12 anni.

Gli amici sono stati gli ultimi a vedere Luca Palmarini

Gli amici hanno raccontato di averlo visto poco prima e che aveva raccontato loro che sarebbe tornato a casa e avrebbe pulito l’impianto fotovoltaico. Proprio mentre si trovava sul tetto della sua abitazione, Luca ha perso l’equilibrio ed è caduto, precipitando per 4 metri. Ha battuto violentemente la testa al suolo ed è morto sul corpo.

Morto a 53 anni Luca Palmarini

Purtroppo nessuno ha potuto fare nulla per salvare la sua vita, gli operatori sanitari hanno potuto soltanto confermare il decesso sul posto dell’incidente.

Morto a 53 anni Luca Palmarini

Soltanto pochi giorni fa, era arrivata un’altra spiacevole notizia su un ragazzo di soli 17 anni morto a Catania. Sergio di Bella era stato dimesso dall’ospedale con la diagnosi di una colica renale, malgrado avesse una gamba paralizzata. Una volta tornato a casa, le sue condizioni di salute sono peggiorate. È morto in sala operatoria per una dissezione aortica.

I suoi genitori hanno denunciato la vicenda alle forze dell’ordine e oggi pretendono verità e giustizia. I medici hanno dimesso il giovane senza ulteriori e più approfonditi esami.