Tragedia di Castelmagno, papà prova a rianimare i figli
La tragedia di Castelmagno e la storia di un papà che cerca di rianimare i figli
La tragedia di Castelmagno ha scosso l’opinione pubblica in Italia. Una storia davvero terrificante. Un papà che tenta di tutto per salvare i figli. Provando anche a rianimarli sul prato. Una tragedia che ha scosso davvero le coscienze di tutti.
Come ha raccontato Paolo Ribero, un uomo di 56 anni che è il capostazione del soccorso alpino a Dronero. Da 30 anni fa questo mestiere e non si è mai trovato in una situazione così agghiacciante. I genitori erano arrivati sul posto prima dei soccorritori. E hanno visto i loro figli in condizioni disperate.
È stato straziante. Quei ragazzi, così giovani, e le loro famiglie, accanto ai corpi ancora prima che i soccorsi potessero portarli via, che il medico legale potesse fare il suo lavoro.
Queste le parole del soccorritore. Ma cosa è successo?
Tragedia di Castelmagno, cosa è successo
Cinque ragazzi sono morti a causa di un incidente stradale avvenuto sulla strada che dall’Alpe Chastlar porta a Castelmagno. Si trovavano a bordo di un Defender che è uscito fuori strada precipitando e non dando scampo ai giovani presenti a bordo. Anna di 17 anni, una delle superstiti alla tragedia, ha subito chiamato i genitori. Che abitano in borgata Chiotti, due chilometri a valle. Genitori che prontamente hanno raggiunto il luogo dell’incidente per soccorrere i figli. Quando i soccorritori sono arrivati la scena era straziante. C’era un padre che tentava di rianimare suo figlio. Ma per lui non c’erano più speranze.
Quando Paolo Ribero ha raggiunto la zona con i suoi uomini ha lavorato tutta la notte con i vigili del fuoco, il soccorso alpino della Guardia di Finanza e il 118. Il Defender con a bordo i ragazzi è caduto da un tornante, finendo sulla strada di sotto e continuando la sua corsa rotolando ancora 150 metri più in giù. Chi è stato sbalzato al primo impatto si è salvato. Per gli altri non c’è stato niente da fare. I superstiti sono stati ricoverati in ospedale.