Una rete di solidarietà intorno ad Alessia Pifferi, regali e messaggi di supporto
Regali, vestiti e donazioni per Alessia Pifferi, tante persone hanno compassione di quella donna che ha lasciato morire la figlia
Una rete di solidarietà intorno ad Alessia Pifferi, la madre che ha abbandonato la figlia di 18 mesi in casa da sola per sei giorni. La piccola Diana è morta di stenti.
Quanto sta accadendo, è stato mostrato in un servizio del programma televisivo Ore 14, condotto da Milo Infante, durante una delle ultime puntate. Tante persone, soprattutto donne, che si sono strette ad Alessia Pifferi e che hanno dichiarato di avere compassione di quella madre, nonostante ciò che ha fatto alla sua bambina.
Vestiti e regali, in vista dell’inverno, inviati al carcere San Vittore, dove la donna è detenuta e allo studio del suo avvocato. Non solo, messaggi di supporto che l’imputata riceve ogni giorno, insieme a proposte di donazione, anche anonime.
I messaggi inviati all’avvocato di Alessia Pifferi
Quello che mi preoccupa di più è la dignità dell’essere umano che quando entri in carcere viene violata.
Non ho nessun titolo per entrare nel merito di questa vicenda ma umanamente mi fa tanta compassione.
Questi sono solo alcuni dei messaggi che il legale Alessia Pontenani riceve ogni giorno per la sua assistita. C’è chi ha pena di Alessia Pifferi e di come la sua vita sia cambiata per aver abbandonato la figlia. Una bambina di 18 mesi che per sei lunghi giorni è rimasta in casa da sola, senza cibo e senza acqua e che è morta di stenti. La mamma è partita da Milano per recarsi a Leffe e trascorrere quei giorni con il compagno. Nessuno sapeva che Diana fosse a casa sola, quando la madre è tornata all’abitazione, per la bambina era già troppo tardi.
Tra queste persone, c’è perfino chi si è offerto di inviarle dei risparmi mensili per ridarle la dignità persa. Un servizio, quello trasmesso dal programma Ore 14, che ha fatto molto discutere.
Durante l’ultima udienza è stata disposta per Alessia Pifferi una perizia psichiatrica super partes, che verrà effettuata da un perito esterno. Lo scopo è quello di valutare la capacità di intendere e di volere dell’imputata e la sua pericolosità sociale.