Unico sopravvissuto alla strage di famiglia, Nicolò Maja vuole andare in aula per parlare con il padre

Nicolò Maja unico sopravvissuto alla furia omicida del padre, vuole incontrare l'uomo per capire perché lo ha fatto

Nicolò Maja è l’unico sopravvissuto alla furia del padre, Alessandro Maja, che all’alba di un giorno dello scorso maggio, ha messo fine alla vita di sua moglie e di sua figlia Giulia. Ha provato a fare lo stesso anche con il suo primogenito, che però è riuscito a fuggire in tempo.

nicolò padre

L’accaduto ha scosso il ragazzo, al punto tale da doversi creare una nuova quotidianità, senza l’affetto delle persone a lui più care, i genitori e la sorella.

Nella giornata del 17 febbraio è prevista alla Corte d’Assise di Busto Arstizio, l’udienza per la perizia psichiatrica dell’uomo. Così il figlio maggiore ha scelto di andare a vedere. Nicolò in un’intervista a La Prealpina ha detto:

Deve darmi spiegazioni, se non potrò parlargli in udienza prima o poi andrò da lui per affrontarlo. Quando ancora non riuscivo a parlare, guardavo la porta della stanza in attesa di veder entrare i miei genitori, non capivo perché non mi venissero a trovare.

nicolò padre

Non potrò mai perdonarlo per quello che ha fatto. Nell’ultimo periodo era rimasto intrappolato in un labirinto mentale, fatto di fissazioni ed angoscia, che si era costruito da solo. Chiamava continuamente l’avvocato per avere rassicurazioni, si rivolgeva ai commercialisti, non aveva più pace.

Aveva paura di non poterci più garantire gli standard e la qualità di vita che ci aveva sempre dato. Era pessimista di indole, mia madre ha cercato di dargli coraggio.

Le lettere che Nicolò Maja ha ricevuto da suo padre dopo le dimissioni

Alessandro Maja era convinto di aver messo fine alla vita di suo figlio. Per questo all’alba di quel giorno, ha anche provato a fare un gesto estremo su sé stesso, ma non ci è riuscito. Il figlio ha detto che ha ricevuto molte lettere da lui. Infatti nella stessa intervista ha detto:

Ha mandato molte lettere a casa dei miei nonni materni. In conclusione di una lettera ha scritto che spera, un giorno, che io possa perdonarlo. Un’altra volta ha scritto che ha perdonato mia madre per gli errori che ha commesso.

nicolò padre

Mi dà consigli sulla fisioterapia, al mio compleanno mi ha fatto avere un biglietto: ‘Auguri, Papy!’ Credo nemmeno si renda conto di ciò che ha fatto.