Uomo Vitruviano, significato
Uomo Vitruviano, significato di una delle opere più famose di Leonardo Da Vinci, in questi giorni al centro di una diatriba tra Italia e Francia
Uomo Vitruviano, qual è il significato di una delle opere più famose di Leonardo Da Vinci? Di sicuro tutti sappiamo di cosa stiamo parlando, anche perché in questi giorni non si fa che parlare di questa opera per una “battaglia” legale tra Italia e Francia.
In queste ultime ore il TAR del Veneto ha respinto il ricorso con cui Italia Nostra chiedeva di bloccare il prestito al Louvre di Parigi dell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, che si trova alla Galleria dell’Accademia di Venezia: non esistono ragioni per vietare che l’opera possa essere prestata tra musei.
Italia Nostra però si solleva perché non vorrebbe che il prestito di un’opera tanto importante possa avvenire in questo modo. Di sicuro si tratta di un’eredità pesante che ci ha lasciato il grande pittore e inventore. Ma sappiamo cosa significa davvero e qual è la storia dell’uomo Vitruviano?
Storia e significato dell’uomo Vitruviano
È lo stesso Leonardo Da Vinci a scrivere nero su bianco cos’è l’Uomo Vitruviano, scrivendo in un foglio conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia cosa è rappresentato. Lo vediamo anche noi: Leonardo ha disegnato un corpo umano iscritto in un cerchio e in un quadrato. Nessuna nuova idea di Leonardo, ma qualcosa di più antico.
Tutto inizia nell’Antica Roma, ai tempi di Marco Vitruvio Pollione, architetto famoso per l’opera in dieci libri De architectura che parla nel terzo tomo anche dei templi, realizzati secondo i principi di armonia, ordine e proporzione tra le parti della costruzione. E Vitruvio scrive che lo stesso vale per il corpo umano. Luomo ben proporzionato è così solo se segue canoni ben precisi.
La testa rappresenta un ottavo del corpo, il piede un sesto, l’avambraccio un quarto, il petto un quarto, mentre il centro del corpo è nell’ombelico. “Se un uomo fosse messo supino, con mani e piedi stesi, e gli venisse messo un compasso nell’ombelico, il cerchio tracciato toccherebbe le dita delle mani e dei piedi. E così come è possibile inscrivere un corpo in un cerchio, allo stesso modo è possibile inscriverlo in un quadrato: se si prenderà la misura dai piedi fino alla sommità del capo e la stessa misura verrà rapportata a quella delle braccia distese, l’altezza sarà uguale alla larghezza, così come avviene nel quadrato”.
L’Uomo Vitruviano di Leonardo risale al 1490. E altro non è che la rappresentazione della perfezione del corpo umano.