“Vivo per miracolo” e ora mostra come appare la centrale idroelettrica all’interno: un dipendente pubblica le foto

Alcune foto sul profilo Facebook di un operaio potrebbero coglier dettagli importanti per le indagini sull'esplosione della centrale di Bargi.

La tragica esplosione della centrale di Bargi è uno degli argomenti più caldi delle ultime ore. Tre vite sono state spezzate in un incidente che ha sconvolto non solo le famiglie delle vittime, ma l’intera comunità. Diego Ottonello, uno dei tecnici della Engineering Automations di Mele, attraverso le sue pubblicazioni su Facebook, ha fatto emergere dettagli della tragedia. Le foto che ha condiviso mostrano l’impianto di Suviana in un momento di attività.

Mentre la Procura apre un fascicolo per disastro e omicidio colposo, i sindacati manifestano la loro rabbia e preoccupazione per la mancanza di interventi sulla sicurezza. Le parole della UIL e della CGIL sottolineano la gravità della situazione e la necessità di fare luce su ciò che è successo e su chi ne è realmente responsabile.

È evidente che si tratti di un problema impiantistico, probabilmente legato a un’intervento di manutenzione straordinaria, come cambiare una turbina. In una centrale idroelettrica non è certo un lavoro semplice, specialmente considerando le enormi pressioni dell’acqua coinvolte.

Ottonello dichiara di non essere stato presente allo scoppio perché al momento è in malattia per un infortunio accaduto fuori dal lavoro. Conosce bene la centrale dove si era recato diverse volte per occuparsi di impianti e quadri elettrici. Era sempre accompagnato dal titolare Mario Pisani, il caduto più anziano nella sciagura. Tra le foto anche alcuni scatti con Vincenzo Franchina, elettricista industriale di 46 anni, deceduto anche lui all’interno della centrale. Pavel Petronel Tanase l’altra vittima accertata.

Mentre i familiari dei caduti cercano risposte e giustizia, la comunità si stringe intorno a loro per mostrare solidarietà. È importante che tragedie come queste non vengano dimenticate, ma che servano da monito per garantire la massima sicurezza nei luoghi di lavoro.

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