Prova costume, gli obiettivi da raggiungere
Prova costume, obiettivi da raggiungere: secondo voi gli italiani come si preparano all'estate? E cosa sperano di ottenere in queste poche settimane?
rova costume, come si preparano gli italiani? Non nascondiamoci dietro un dito. Tutti siamo un po’ in ansia perché a breve si riaprirà la stagione dei bagni al mare o in piscina. E noi dovremo fare i conti con tutte le abbuffate fatte dall’anno scorso e i buoni proposti mancati tra dieta e palestra!
Ormai ci siamo. L’estate è praticamente alle porte. E presto sapremo se la prova costume è stata superata o se anche quest’anno non arriveremo in forma in spiaggia. Secondo un recente sondaggio condotto da Top Doctors, infatti, una persona su due, il 56%, ha un programma e degli obiettivi precisi. Di questi, il 10% sa che dovrà metterci sforzo e impegno, mentre il 46% ha fissato obiettivi più realizzabili e che richiedono meno sforzo.
Come prepararsi alla prova costume
Secondo l’indagine il 55% sa di essere in ritardo. Anche quest’anno. Il 32,5% ci ha pensato solo a primavere. Il 23% ammette che tutto è rimandato al prossimo anno. E un 32,5% non si pone problemi, perché lavora tutto l’anno per essere in forma.
Per arrivare preparati alla prova costume, facciamo tanta attività fisica. Il 22% la fa nei mesi primaverili con un ciclo intenso di allenamento. Il 29% ha un programma annuale. Il 39% non ha un programma preciso, si allena quando può, stando però attento all’alimentazione. Il 10% non si allena.
A tavola il 48% degli intervistati non fa grosse modifiche, perché mangia sempre bene. Il 34% mangia come vuole e recupera in primavera, con dolore e fatica, in cucina e in palestra. Meno del 10% segue una dieta di uno specialista. Il 5% si affida ai consigli trovati su internet.
Il Dottor Massimo Chiaretti, dietologo e chirurgo generale, spiega: “In Italia sempre maggiore attenzione si pone alla corretta alimentazione, congiuntamente all’attività sportiva adeguata alla fascia di età, ma questa attenzione riguarda soprattutto le classi più abbienti e meglio informate. I giovani, i giovanissimi e in parte gli anziani delle classi meno abbienti sono, invece, più a rischio obesità. Fondamentale è la diffusione e pubblicizzazione dei criteri ed orientamenti nutrizionali corretti, per evitare la sindrome dello yo-yo con il peso che scende drammaticamente e poi altrettanto drammaticamente risale, perché è sbagliato lo stile di vita o manca la motivazione”.