Tmau, cos’è la sindrome da puzza di pesce marcio
Avete mai sentito parlare della Sindrome da puzza di pesce marcio? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla Tmau, la Trimetilaminuria.
TMAU o Trimetilaminuria o Sindrome da puzza di pesce marcio. Chiamatela come volete, ma stiamo sempre parlando della stessa malattia. Ne avete mai sentito parlare? È una patologia forse poco conosciuta, oltre che molto rara. Pare che in Italia i pazienti affetti dalla sindrome siano 15. Chi ne soffre emana un odore tipico del pesce marcio attraverso la pelle. Una sindrome metabolica sconosciuta, ma molto invalidante.
La sindrome da puzza di pesce marcio è una malattia molto rara che si manifesta con un sintomo decisamente evidente. La pelle emana un odore molto sgradevole, che non si elimina lavandosi anche spesso. Anzi, in alcuni casi potrebbe peggiorare le cose.
Cause della sindrome da puzza di pesce marcio
La sindrome da puzza di pesce marcio non colpisce le persone con scarsa igiene e che si lavano poco. La colpa è da individuarsi in una mutazione genetica ereditaria con cui i pazienti nascono. La malattia esordisce solo al momento dello svezzamento. Le cause si possono ricondurre a problemi di tipo ormonale di fegato e flora intestinale.
Sintomi della trimetilaminuria
I sintomi sono lo sgradevole odore, simile a quello del pesce marcio, che colpisce soprattutto le donne. La patologia aumenta con l’attività fisica, con il caldo o in occasione del ciclo mestruale femminile. Anche i cambiamenti dell’umore causano un aumento della sintomatologia. Sintomi che si intensificano anche quando si mangiano certi alimenti o in alcuni particolari momenti della vita.
Cure
Al momento non esistono cure o trattamenti che possono aiutare chi soffre della sindrome da puzza di pesce marcio. Le conseguenze della malattia, soprattutto a livello psicologico e sociale, sono molto forti: i pazienti che ne soffrono sono portati a vivere da soli, a isolarsi, a soffrire di ansia e depressione.
I medici consigliano di lavarsi con saponi con determinato Ph, di usare deodoranti specifici, di seguire una dieta priva di pesce, uova, piselli, fagioli, fegato e frutti di mare.