Riso venere: perché mangiarlo fa così bene

Il riso venere o riso nero è sempre più diffuso e apprezzato. Ecco perché fa davvero bene mangiarlo

Sapore deciso e raffinato, proprietà benefiche e gusto assai piacevole: ecco perché il riso venere piace così tanto (e perché fa bene mangiarlo).

Il riso venere, conosciuto anche come riso nero, ha origini esotiche ed è apprezzato da tutti sia per il gusto che per le proprietà benefiche. Si adatta poi a numerosi metodi di cottura ed è l’ingrediente perfetto per delle ricette salutari e gustose.

Come cucinare il riso venere

Sarà capitato a tutte di mangiarlo almeno una volta, il riso venere è spesso servito come pietanza principale o tra i piatti di un brunch o di un aperitivo.

La sua versatilità in cucina fa si che si presti a moltissime ricette: preparazioni calde e fredde esattamente come il riso basmati.

Si tratta di un riso che ha un sapore molto delicato ma deciso, è anche davvero scenografico da vedere, i vostri piatti infatti saranno davvero di tendenza.

La qualità più apprezzata di questo riguarda la sua capacità di essere un potente antiossidante, una vera e propria boccata di ossigeno per le nostre cellule vitali.

Queste caratteristiche impongono delle facili regole da rispettare per la sua cottura, in modo da mantenere sapore e proprietà benefiche intatte anche quando il riso è servito, caldo o freddo, sulla nostra tavola.

Riso venere: perché mangiarlo fa così bene

Riso venere: proprietà e benefici

Il riso venere è molto spesso indicato e consigliato nelle diete perché contiene poche calorie: circa 370 per 100 gr, contiene inoltre il 10% di proteine.
 Questo alimento è povero di sodio, al contrario invece è ricco di ferro, calcio, selenio, zinco e vitamine idrosolubili.

È composto da tanti aminoacidi essenziali e carboidrati complessi, questi insieme non alterano il livello di glicemia nel sangue, ecco perché si tratta di un alimento salutare consigliato in tutte le diete.

Non è difficile intuire perché il riso venere fa bene: la quantità di ferro contenuta all’interno di ogni chicco è superiore di ben quattro volte rispetto a quella del riso bianco. Inoltre il suo potere antiossidante sostiene le cellule vitali all’interno del nostro organismo e le aiuta a mantenersi in salute.

Riso venere: perché mangiarlo fa così bene

Come cuocere il riso venere

La cottura del riso venere è leggermente più articolata rispetto al riso bianco che siamo abituate ad avere nelle nostre cucine. Con un po’ di attenzione però, è possibile preparare l’alimento senza interferire con il gusto, né tantomeno con tutte le meravigliose proprietà benefiche che conserva ogni suo chicco.

I metodi di cottura sono molti: padella, pentola a pressione, microonde, ecc…prevedono tutti però una fase preliminare, ovvero il lavaggio del riso sotto l’acqua corrente fredda prima di procedere alla sua preparazione.

Vi servirà anche il colino a maglia sottile per la scolare il riso a fine cottura.

In caso di bollitura, dopo aver lavato il riso, dovrete lasciarlo in ammollo per qualche ora in acqua fredda. Poi, portate a ebollizione l’acqua e cuocete il riso per circa mezz’ora.

La cottura in microonde del riso venere, dura circa 30 minuti. Dopo aver cotto il riso già precedentemente lavato, per circa 10 minuti a 700 watt, tiratelo fuori e mescolatelo per poi infornarlo nuovamente per altri 20 minuti, questa volta però a 500 watt.

Il riso venere può essere cotto anche in padella, in questo caso assume il nome di riso pilaf. La sua cottura avviene in due fasi, una prima dove il riso è tostato in padella per qualche minuto e una seconda dove questo viene cotto con l’aggiunta di acqua bollente per circa 30 minuti.

Riso venere: perché mangiarlo fa così bene

Ora che il riso venere non ha più segreti per voi, non vi resta che sperimentare tutta la vostra creatività con il più nero di tutti i risi.