Orzo perlato: come cuocerlo e perché includerlo nella nostra dieta

Si tratta di una valida alternativa al riso, che si presta per molte ricette, primi, secondi e dolci.

L’orzo è un cereale che si può includere nella nostra alimentazione, in alternativa la farro o al riso. Il gusto dell’orzo perlato è molto delicato, dunque lo possiamo usare come ingrediente base da condire con verdure,  salse, olio e come ripieno di torte e dolci.

Scopriamo dunque dell’orzo perlato la cottura per far sì che sia perfetto nel piatto e le proprietà.

Le proprietà del cereale

L’orzo perlato è sottoposto a un  processo di raffinazione dei chicchi che diventano così bianchi.

L’orzo perlato è  ricco di proteine, minerali e fibre solubili che fanno bene e sulla prevenzione del rischio cardiovascolare,riducendo il livello di colesterolo LDL.

L’orzo contiene anche una certa quantità di carboidrati, calcio, ferro e zinco.

La cottura dell’orzo

L’orzo perlato non necessita di ammollo, ma solo di un lavaggio, per eliminare  eventuali residui dovuti al confezionamento del prodotto.

L’orzo si può bollire come il riso, immergendo il cereale una volta raggiunta l’ebollizione dell’acqua.

Quest’ultimo si cuoce in circa mezz’ora, in base a come indicato sulla confezione dell’alimento.

Il cereale si può anche tostare velocemente  in padella con dell’olio extravergine d’oliva, oppure a un soffritto di cipolla e verdure e poi, come si farebbe per la preparazione del risotto,  si aggiunge il brodo fino a completo assorbimento.

Le tempistiche variano a seconda di come preferiamo l’orzo, più o meno  morbido –  normalmente la cottura dura  dai 20 ai 35 minuti.

Ecco che vi elenchiamo una serie di ricette che potete provare, utilizzando l’orzo perlato:

A voi provare quale vi ispora di più e lasciatevi ispirare dalla vostra fantasia in cucina. L’orzo perlato è davvero molto versatile e si cuoce davvero facilmente e in poco tempo.