A cosa serve la parte blu della gomma per cancellare?

Siete sempre stati convinti che la parte blu della gomma serva per cancellare la penna? Non è così!

A cosa serve la parte blu della gomma per cancellare? L’abbiamo usata tutti quando andavamo a scuola. Quante ne abbiamo consumate? E ancora oggi sono in commercio e i nostri figli le hanno nel loro portapenne ricco di accessori per disegnare. Non è vero?

La parte blu della gomma per cancellare
Credit: pelikan.com

Una gomma per cancellare serve per correggere gli errori. Ce ne sono vari tipi in commercio. Forme e colori diversi, ma una di quelle di più diffuse è quella metà rossa e metà blu. L’indimenticabile Pelikan!

Quindi, tornando alla domanda, se la parte rossa cancella la matita, la parte blu a cosa serve? Sappiate che fino ad oggi l’abbiamo tutti usata nel modo sbagliato!

La parte blu della gomma per cancellare
Credit: pixabay.com

Fin da quando siamo piccoli sappiamo che la parte rossa si utilizza per cancellare la matita e che la parte blu, molto più abrasiva dell’altra, serve per cancellare la penna. Non è così! La funzionalità della parte blu della gomma per cancellare, è la stessa di quella rossa. Siete confusi vero?

La parte blu serve per cancellare la matita esattamente come quella rossa. Mentre quest’ultima riesce ad eliminare la matita perlopiù dai fogli e dai quaderni, il lato blu è stato pensato per le superfici più difficili, come il cartone o la terracotta. Ecco svelato il mistero che quasi nessuno conosce!

La parte blu della gomma per cancellare
Credit: pixabay.com

Per generazioni, la domanda di quale fosse la differenza tra parte rossa e parte blu ha accompagnato gli studenti di tutte le età. Da sempre si è tramandata la convinzione che la parte più abrasiva servisse per la penna, ma senza alcuna conferma scientifica. Adesso, anche questo arcano ha finalmente trovato una risposta! Le future generazioni potranno usare la parte blu nel modo corretto!

Storia della gomma per cancellare

Credit: Rai – YouTube

Sin dai tempi antichi, gli egiziani cancellavano i loro errori, utilizzando lo scalpello e la pietra pomice. Negli anni, gli artisti hanno iniziato a correggere i difetti delle loro opere con la mollica del pane. Fin quando, nel 1770, il chimico Joseph Priestley non scoprì che il caucciù aveva il potere di cancellare i segni della matita dai fogli di carta. Stessa scoperta fatta anche da Eduard Nairne.