Dopo le cattiverie dette alle sue bambine, questa mamma trova la risposta giusta: la storia di Savannah Combs

Due gemelline nate con la sindrome di Down vittime dei leoni da tastiera: la madre Savannah Combs risponde in modo ammirevole

Savannah Combs è una giovane mamma che ha deciso di raccontare al mondo al sua storia, per lasciare a quante più persone possibili una lezione molto importante. Aveva solo 23 anni, quando ha scoperto di aspettare due gemelli. Era al settimo cielo.

le gemelline di Savannah Combs

Un giorno, durante un’ecografia di routine, Savannah Combs ha scoperto che entrambi i suoi bambini avevano la Sindrome di Down. In quel momento la futura mamma si è rifiutata di ascoltare qualsiasi opinione e qualsiasi consiglio medico. Insieme a suo marito ha deciso che li avrebbe accolti e li avrebbe accettati.

Due gemelli con la Sindrome di Down sono rari e difficili da gestire. Ma erano i miei gioielli. Mi hanno detto che avrei dovuto abortire, perché non ce l’avrebbero fatta. Ma io ho scelto di dare loro la possibilità di combattere e ogni giorno ringrazio il Signore per la mia scelta. Se avessi dato retta ai dottori, ora non avrei questo dono prezioso.

A 29 settimane di gestazione, Savannah ha dato alla luce le sue bambine, due gemelle identiche chiamate Kennadi Rue e Mckenli Ackerman. Sono nate due mesi prima della data prevista del parto. Per diverse settimane le sorelline sono rimaste ricoverate nel reparto di terapia intensiva neonatale. Poi, sono tornate a casa con la mamma e il papà.

le gemelline di Savannah Combs

I medici parlano ancora di un miracolo. Avevano due sacche ma condividevano la stessa placenta e in più con la Sindrome di Down. Hanno parlato di un caso raro, che avviene una volta ogni 2 milioni. Nonostante la loro condizione, sono come ogni altro bambino. Hanno dei sentimenti, hanno un cuore che batte. Sanno come parlare e come fare le cose. Forse saranno sempre un passo indietro, ma ce la faranno.

Le due sorelline oggi hanno quasi 3 anni e la loro mamma ha creato una pagina social per condividere ogni loro piccolo traguardo e sensibilizzare le persone davanti a una situazione come quella delle sue figlie. Perché i bambini con la Sindrome di Down sono meravigliosi e sono un dono prezioso come ogni altro figlio.

 
 
 
 
 
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Farò sapere loro che sono come noi e che ce la faranno finché si impegneranno a farlo. Sui social ci sono leoni da tastiera che spesso mi criticano e offendono le mie figlie. A loro dico: meno male che non sono nate da voi ma da me. Dio sapeva cosa stava facendo dando queste bambine ai genitori giusti, che le avrebbero amate a prescindere.