La psicosi dietro l’acquisto compulsivo: come evitarla

Sono giorni duri quelli che sta vivendo il nostro Paese, ma è solo restando uniti che ce la faremo

Ogni giorno centinaia e migliaia di persone riempiono i supermercati e accumulano scorte: carta igienica, pasta, conserve, farine, disinfettante per le mani e sapone. Ma è davvero necessario?

L’acquisto compulsivo durante il Coronavirus.

Carta igienica, pasta, conserve, sapone: questi sono solo alcuni degli articoli che scompaiono rapidamente dagli scaffali dei supermercati nel mezzo dell’epidemia di Coronavirus . Le riprese video condivise sui social network hanno mostrato come le persone si accalchino nei supermercati per fare scorta.

La psicosi dietro l’acquisto compulsivo: come evitarla

Chiamiamolo così com’è: panico. Se è vero che è una reazione comprensibile a una situazione incerta sta influenzando la vita delle persone è altrettanto vero che questo comportamento potrebbe avere un grande impatto in un futuro a breve termine.

Come comportarsi

L’ansia per il Coronavirus è del tutto normale e l’impulso a fare scorta può sembrare una reazione ragionevole alla situazione. Ma è importante sapere che l’acquisto compulsivo legato al panico potrebbe portarci ad una situazione ben peggiore. Non solo perché le scorte scarseggiano ma anche perché le altre persone non possono accedere ai beni di cui hanno bisogno solo perché gli altri li hanno acquistati per conservarli.

Inoltre se è vero che il panico genera panico è altrettanto vero che quando le persone sopraggiungono al supermercato potrebbero provare ansia nel vedere che i prodotti all’interno del negozio si stanno esaurendo.

Una strategia di gestione

Se è vero che dobbiamo limitare le uscite di casa, che devono comunque essere fatte solo per necessità, è altrettanto vero che il governo ha più volte ribadito che la catena alimentare non si fermerà e che i supermercati saranno regolarmente provvisti di ciò di cui abbiamo bisogno. Il consiglio è quello dunque di pianificare gli acquisti con una lista della spesa anche un po’ più abbondante del solito. Il solo fatto che stiamo strategicamente programmando cosa acquistare ci fa uscire dalla psicosi di gruppo.

Comprare pasta, pane, farina e sugo va bene, ma fare una scorta ipotizzando una quarantena di mesi non fa che alimentare l’ansia: insomma il panico genera panico. E se è vero che la speranza è contagiosa, dovremmo ricordarci che andrà tutto bene solo se ci comporteremo in maniera responsabile e rispettosa nei confronti degli altri.