Come proteggere il cuore dopo il parto

Se in gravidanza avete avuto delle complicanze, ma non solo, proteggete la salute del vostro cuore dopo il parto.

Come proteggere il cuore dopo il parto? La gravidanza, prima, e il parto, poi, sono momenti molto delicati. Ci sono donne che li affrontano con estrema tranquillità e senza incappare in problemi di varia natura. Mentre altre donne devono fare i conti con complicanze che potrebbero rappresentare un fattore di rischio per disturbi a carico del cuore. In particolare se avete sofferto di ipertensione gestazionale, preeclampsia o eclampsia.

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Gli esperti sottolineano di prestare molta attenzione durante la gravidanza. Soprattutto se si è soggetti a rischio. Dovremmo seguire sempre le indicazioni del medico ginecologo. Mangiare bene e più frutta e verdura. Non mangiare per due, ma due volte meglio.

E ancora, non fumare, mangiare alimenti poco salati, magari evitare dolci e alcolici, fare più attività fisica e prestare attenzione a ogni piccolo cambiamento delle nostre abitudini, che potrebbe causare problemi non di poco conto non solo alla nostra salute. Ma anche a quella del bambino che portiamo in grembo!

Come proteggere il cuore dopo il parto

Come proteggere il cuore

Dopo il parto, ma anche non in concomitanza con questo evento eccezionale, dovremmo sempre prenderci cura del nostro cuore, con piccoli, ma importanti accorgimenti.

  1. Seguite uno stile di vita sano. Mangiate più frutta e verdura, riducete il sale, lo zucchero, i dolci, i cibi pronti. Fate esercizio regolare, bevete tanta acqua.
  2. Parlane sempre con il dottore, chiedi informazioni sul tuo stato di salute, soprattutto dopo il parto. Se notate sintomi particolari e che non conoscete, meglio informarsi subito sul da farsi.
  3. Fate controlli regolari e di routine. Tenete sotto controllo la pressione del sangue, non solo durante la gravidanza, ma anche dopo. E fate regolari esami del sangue per valutare i livelli di colesterolo nel sangue. Durante la gravidanza potreste soffrire di diabete gestazionale che aumenta il rischio di soffrire di diabete di tipo 2.