Incidente sul lavoro, operaio sfonda il lucernario e muore davanti al figlio: dove e cosa è successo

Il lucernario ceduto, una caduta di sei metri che ha sconvolto la comunità di Mancasale. La mancanza di misure di sicurezza sul lavoro solleva preoccupazioni.

Ieri, nel tranquillo villaggio industriale di Mancasale, si è consumata una tragedia che ha scosso profondamente la comunità locale. Gadel Karim Amin, un operaio edile di 57 anni di origini egiziane, ha perso la vita in un incidente sul lavoro mentre si trovava sul tetto di un capannone. Era lì con altri due operai, tra cui suo figlio, impegnati nella pulizia delle grondaie e nell’esecuzione di alcune operazioni di manutenzione.

Operaio cade dal tetto

La giornata sembrava trascorrere come tante altre, fino a quando un improvviso e tragico incidente ha cambiato tutto. Gadel stava camminando sul tetto, intento nel suo lavoro, quando all’improvviso il lucernario su cui si trovava ha ceduto sotto il suo peso. È stato un momento di pura tragedia: nel giro di pochi istanti, Gadel è precipitato per sei metri, mentre i suoi colleghi assistevano impotenti alla scena.

Operaio cade dal tetto

Il panico ha preso il sopravvento tra i presenti, ma i suoi compagni di lavoro hanno prontamente lanciato l’allarme, chiamando i soccorsi. Sul posto sono giunti rapidamente un’ambulanza, un’automedica e persino un elisoccorso, ma purtroppo per Gadel non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate nell’impatto con il terreno sono state fatali.

Operaio cade dal tetto

I familiari della vittima erano visibilmente sconvolti, mentre vigili del fuoco, carabinieri e polizia cercavano di mantenere la calma e di gestire la situazione. La mancanza di sicurezza sul lavoro è stata subito evidenziata: Gadel stava operando senza imbrago e senza le necessarie “linee vita” di sicurezza.

Operaio cade dal tetto

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno prontamente reagito, proclamando uno sciopero generale di due ore per il settore privato. Denunciano la mancanza di controlli adeguati, la proliferazione di subappalti non regolamentati e le condizioni precarie in cui molti lavoratori edili sono costretti ad operare. Questa è una strage che continua a perpetrarsi, indegna di un Paese che si definisce civile. È necessario agire con urgenza e determinazione per garantire la sicurezza di chi lavora, altrimenti il numero delle vittime continuerà ad aumentare e le famiglie continueranno a piangere perdite evitabili.