Beppe Sala risponde all’appello di Chiara Ferragni: le parole del sindaco di Milano
C'è stato un botta e risposta sui social tra il sindaco di Milano e l'imprenditrice digitale
Qualche giorno fa Chiara Ferragni, tramite il suo profilo Instagram, aveva lanciato un appello al sindaco di Milano Beppe Sala. Il motivo? L’imprenditrice digitale ha affermato di essere angosciata e amareggiata per la violenza che sta colpendo la città in questo ultimo periodo. Poco fa il primo cittadino di Milano ha commentato le parole della fashion blogger.
Beppe Sala ha risposto all’appello di Chiara Ferragni. Non sono passati molti giorni da quando l’imprenditrice digitale ha invitato, tramite la sua pagina social, il primo cittadino a fare qualcosa per contrastare la violenza che in questo ultimo periodo sta prendendo piede a Milano.
In occasione di un convegno al Piccolo Teatro per i 30 anni della Fondazione Cariplo, il primo cittadino di Milano si è esposto con queste parole riguardo l’appello a lui rivolto di Chiara Ferragni:
Non condivido quello che dice. Però è un’opinione e le risposte, secondo il mio stile, sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più.
Beppe Sala, dunque, ha deciso di non rispondere all’appello dell’imprenditrice digitale ed ha affermato di non essere d’accordo con quanto ha scritto sulla sua pagina social. Continuando nel suo discorso Beppe Sala ha dichiarato:
Io non condivido quello che dice ma capisco che quello della sicurezza è un tema delicato, che c’è una sensibilità nella città. È un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano coi sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all’ordine del giorno. Cercheremo di fare ancora di più, ma, non per deresponsabilizzarci, la sicurezza dipende molto dall’opera del Ministero e in questi giorni risentirò il ministro Luciana Lamorgese.
Infine, concludendo, il sindaco di Milano ha affermato:
La situazione è fuori controllo ma degna di attenzione: con la ministra Lamorgese cercheremo di fare il punto sulle forze che arriveranno a Milano. Noi abbiamo fatto la prima parte, con le assunzioni di nuovi agenti. Entro dicembre altri 120 saranno messi sul campo.