Biagio Antonacci e la commovente lettera scritta per suo figlio Carlo
In un periodo storico tremendamente buio, Biagio Antonacci pensa al futuro di suo figlio Carlo e gli dedica una commovente lettera
D’altronde Biagio Antonacci ci ha da sempre abituato a parole cariche di sentimento e capaci di suscitare emozioni. Da qualche mese è diventato padre per la terza volta. Il piccolo Carlo per lui è un raggio di sole in un momento storico tutt’altro che sereno per il mondo. E forse anche per questo ha voluto dedicargli una toccante lettera.
Sono passati circa tre mesi dalla nascita del piccolo Carlo, terzo figlio di Biagio Antonacci, il primo insieme alla giornalista Paola Cardinale.
Pensando al futuro che questo bimbo, così come tanti altri, avranno, il cantante ha voluto mettere nero su bianco alcune parole che, nonostante tutto, risuonano come un inno alla vita e alla speranza.
È inverno e questa sembra una notte qualunque, poca luna, stelle a ciuffi, alberi ancora nudi. Invece è una notte di guerra. In questo tempo ferito, pieno di graffi e spigoli che non siamo riusciti a curare, pensare al tuo futuro sembra quasi impossibile, ma non posso fare altro perché il futuro sei tu. Oggi per la prima volta mi hai sorriso, un sorriso vero, con cui hai fatto sembrare questa Terra una volta ancora pura, un luogo di possibilità.
Biagio Antonacci e l’augurio per il futuro del piccolo Carlo
Nel prosieguo della lettera, poi, il cantautore parla del futuro e cerca di dare consigli al suo piccolo.
Biagio ha augurato a suo figlio di poter lavorare un giorno senza guardare l’orologio e di non doversi preoccupare del tempo. Poi lo invita a sfruttarlo, questo tempo. A mangiarlo e a non illudersi che sia infinito.
Invita Carlo a abbandonare l’ordine malato del senso di colpa, ad imparare il perdono, qualora venga mai tradito, e poi a dimenticare.
Quando sarai nel buio, ricorda che l’unica luce possibile è in te. Non mendicarla mai, la luce: tienila accesa tu. E smaltisci la paura: falla correre, sfiniscila… se la stanchi la paura smette di insistere, perde potere.
In conclusione, il cantautore parla anche di quel giorno in cui lui non sarà più. In quel momento, dice a Carlo, non deve sentirsi abbandonato. Che lui sarà ovunque lui voglia cercarlo, che sia un cimitero o gli occhi dei suoi fratelli e di sua sorella.