Catherine Spaak e il racconto a Storie Italiane: “Ho avuto un’emorragia celebrale”

Il racconto della nota attrice Catherine Spaak, durante la trasmissione Storie Italiane: "Un periodo difficile"

La nota attrice francese naturalizzata italiana, Catherine Spaak, ospite durante la trasmissione televisiva Storie Italiane, condotta da Eleonora Daniele, ha raccontato ciò che ha dovuto affrontare circa sei mesi fa. Ha raccontato di essersi svegliata in una stanza d’ospedale, circondata da medici che le dicevano di informare la sua famiglia.

Ultimamente ho vissuto un periodo difficile, di cui non ho nessuna vergogna. La maggior parte delle persone che si ammalano gravemente vogliono nasconderlo.

Catherine Spaak emorragia
Credit: screen Storie Italiane

Io ho avuto un’emorragia celebrale, ho avuto delle crisi epilettiche dovute alle conseguenze di questa cicatrice. E quindi voglio che arrivi un messaggio alle persone. Se siamo malati, non dobbiamo vergognarci di avere una malattia che magari fa paura. Certo un’emorragia celebrale non fa piacere a nessuno. Però come vedete sono ancora qua.

Catherine Spaak, la crisi epilettica dopo sei mesi

Catherine Spaak emorragia
Credit: screen Storie Italiane

L’attrice ha poi sottolineato quanto sia importante, nonostante tutto, combattere e tornare a sorridere.

Non ho perso la mia grinta, non ho perso il coraggio. Dico a tutti, si va avanti con il sorriso.

Catherine Spaak ha spiegato in pubblico l’importanza di parlare delle proprie malattie. Come lei stessa stava facendo in diretta a Storie Italiane. Ha raccontato di essersi svegliata in ospedale, domandandosi perché si trovasse lì. Non ricordava nulla. I medici intorno a lei, che le dicevano di chiamare i parenti, perché probabilmente non sarebbe arrivata all’alba.

Sei mesi dopo, ho avuto una crisi epilettica, dovuta dalla cicatrice di questa emorragia. Dopo due settimane son qui a parlarne tranquillamente.

Catherine Spaak emorragia
Credit: screen Storie Italiane

L’attrice ha spiegato di essere andata in due differenti strutture. Quella di Santa Lucia a Roma, dove ha avuto il piacere di conoscere persone straordinarie e poi, dopo la crisi epilettica, a Mestre. Di questo secondo periodo, non ricorda molto e la cosa la rende felice:

È meraviglioso non ricordare. Sono contenta di non ricordare i dettagli. Si guarisce, si prendono delle medicine e si guarisce. E poi si va a fare la stessa vita di prima.