Che fine ha fatto Clemente Mastella? Scopriamo cosa fa adesso l’ex Ministro

Clemente Mastella è uno dei personaggi che hanno fatto la storia recente della politica italiana

Clemente Mastella è uno dei personaggi che hanno scritto la storia politica recente del nostro paese. Ripercorriamo la sua carriera e scopriamo cosa fa adesso.

Clemente Mastella, gli inizi

Clemente Mastella è nato a Ceppaloni, il 5 febbraio del 1947. Dopo essersi laureato in filosofia all’Università di Napoli, diventa giornalista professionista e viene assunto in Rai.

Nel 1976 tra le fila della Democrazia Cristiana viene eletto per la prima volta come deputato. Ruolo che manterrà per ben otto legislature. Dopo un lungo periodo di militanza nella Democrazia Cristiana, nel 1994 Mastella da vita con Pier Ferdinando Casini a il Centro Cristiano Democratico.

Ministro

Clemente Mastella

Clemente Mastella, con la vittoria del Polo delle Libertà, a cui ha aderito con il CCD, diventa Ministro del lavoro e della previdenza sociale nel primo Governo Berlusconi.

Nel 1998, insieme a Francesco Cossiga, fonda i Cristiano Democratici per la Repubblica, per poi confluire nell’Unione Democratica per la Repubblica. Appena un anno dopo è la volta dell’Udeur (Unione Democratici per l’ Europa).

Nel 2003 diventa sindaco di Ceppaloni, la sua città natale. Tre anni più tardi Mastella ricopre l’incarico di Ministro della giustizia nel secondo Governo Prodi. Si dimise due anni dopo a causa di un’inchiesta giudiziaria. Nel 2009, Mastella è viene eletto al parlamento europeo tra le file del Partito delle Libertà.

Gli ultimi anni

Clemente Mastella

Negli ultimi anni Mastella ha fatto parlare di se in qualità di Sindaco di Benevento. Nel 2018, a Dragoni, è stato vittima di un incidente stradale, dove ha subito l’amputazione della falange di un dito della mano.

A giugno 2020 Mastella lascia Forza Italia e con la lista Noi Campani sostiene la ricandidatura “vincente” di Vincenzo De Luca a Presidente della regione Campania, rientrando quindi di fatto nel centrosinistra.

A conferma quasi di una carriera politica che lo ha visto passare da uno schieramento all’altro cercando di capire i tempi che correvano.