Che fine ha fatto Massimo Dapporto? Scopriamo cosa fa oggi l’attore

Massimo Dapporto, una lunga carriera, portata avanti sempre nel segno della qualità

Massimo Dapporto, una lunga carriera, iniziata negli anni settanta, e portata avanti sempre nel segno della qualità fino ai giorni nostri. Ripercorriamo la sua storia artistica e scopriamo cosa fa oggi l’attore.

Massimo Dapporto, gli inizi

Massimo Dapporto è nato a Milano, l’otto agosto del 1945. Figlio d’arte, suo padre è infatti il noto attore teatrale Carlo Dapporto, scomparso nel 1989. Inizia la sua carriera nella seconda metà degli anni 70 recitando in diverse serie tv e naturalmente al cinema.

Tra le serie ricordiamo: All’ultimo minuto 3 di Ruggero Deoddato, Storia d’amore e d’ amicizia di Franco Rosi, Io e il Duce di Alberto Negrin. Per il cinema: Il trafficone di Bruno Corbucci, Nerone di Castellacci e Pingitore, Sbirro la tua legge è lenta la mia no di Stelvio Massi.

Il successo

Nel 1987 è il Tenente Fili nel film di grande successo Soldati – 365 all’alba di Marco Risi. Nel 1988 è nel cast del film diretto da Francesca Archibugi Mignon è partita Nel 1996 recita nel film Celluloide, di Carlo Lizzani.

Ma è la fiction ha dargli la popolarità con il ruolo del Dottor Magri in Amico Mio, personaggio che interpreterà dal 93 al 98 e che entrerà nel cuore degli italiani.

Altri ruoli di successo sono quello del Giudice Falcone nel film per la tv Giovanni Falcone, l’uomo che sfidò casa nostra e l’anno dopo, quello del commissario Marcello Fontana in Distretto di Polizia 7.

Doppiaggio e Teatro

Massimo Dapporto

Dapporto ha avuto anche diverse esperienze come doppiatore, prestando la propria voce dapprima al personaggio di Tim Curry nel film Mamma, ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York del 1992 e, in seguito, al personaggio di Buzz Lightyear nei film Disney Toy Story e anche negli altri episodi della saga.

Tra gli spettacoli teatrali: nel 2011 è protagonista di La Verità con Antonella Elia per la regia di Maurizio Nichetti. Nel 2015, con Tullio Solenghi in “Quei due – staircase” diretto da Roberto Valerio, e rappresentato nei maggiori teatri italiani.