Emergono solo ora i dettagli sull’eredità di Michela Murgia: “ha lasciato dei debiti, voleva sanarli ma..”

Michela Murgia aveva un piano per risolvere le sue pendenze finanziarie, ma la malattia le ha impedito di portarlo a termine.

Compianta e amata da moltissimi lettori e personaggi a vario titolo nel mondo della cultura, Michela Murgia riesce a far parlare ancora di sé e, probabilmente, lo farò per sempre. La scrittrice e attivista recentemente scomparsa, ha lasciato un’eredità certamente materiale, fatta anche di parole dette e scritte, ma anche di affetto e responsabilità. La sua famiglia queer, ma anche i suoi amici più cari, si occuperanno di gestire i suoi beni e di sanare i suoi debiti.

Michela Murgia, i debiti della sua famiglia queer

Il lascito testamentario parlava chiaro su diverse disposizioni da seguire. Nel testamento olografo scritto in punto di morte, Michela Murgia ha disposto che la sua casa in Sardegna venga venduta per coprire eventuali debiti e per soddisfare altre esigenze.

Michela Murgia, i debiti della sua famiglia queer

Alessandro Giammei, docente a Yale e uno dei “figli d’anima” di Michela Murgia, ha spiegato che la scrittrice era preoccupata di non avere abbastanza tempo per risolvere le sue questioni finanziarie. In effetti, purtroppo, è stato così.

L’eredità comprende un debito di 47.399 euro sulla casa sarda, a cui si aggiungono altri debiti derivanti da tributi non versati e piccole multe. Giammei ha precisato che Michela Murgia ha dovuto sostenere spese onerose per la sua malattia. La giornalista non aveva un rapporto “per nulla avido con il denaro”.

Michela Murgia, i debiti della sua famiglia queer

La giornalista aveva un piano per risolvere le sue pendenze finanziarie, ma la malattia le ha impedito di portarlo a termine. Ora la sua “queer family” si occuperà di onorare la sua memoria e di adempiere alle sue volontà. Tra queste operazioni ci sono anche quelle relative ai debiti da coprire e risolvere, come prescritto dalla legge.

La scelta di lasciare la sua eredità alla sua famiglia queer è un segno del profondo legame che Michela aveva con loro. Un legame basato sull’amore, sull’affetto e sulla fiducia reciproca. Si tratta di una famiglia non come la conoscono molti, ma basata semplicemente sull’unico elemento che costituisce un nucleo familiare coeso: l’amore.