Emily Ratajkowski senza veli contro la legge anti aborto in Alabama

Emily Ratajkowski si è completamente spogliata per protestare contro la legge che in Alabama vieta praticamente in ogni caso l'aborto.

Emily Ratajkowski si spoglia. Ma questa volta per una buona causa. Di sicuro avrete sentito della mobilitazione delle star di tutto il mondo contro la legge che in Alabama vieta l’aborto anche in caso di stupro o incesto, permettendola solo se la vita della donna è a rischio. Ebbene, su Instagram Emily si è spogliata per protestare contro una norma assurda.

Emily Ratajkowski

I conservatori dell’Alabama hanno approvato una delle legge più restrittive degli USA per quello che riguarda l’aborto, che praticamente non è mai permesso, se non in condizioni di salute così estreme da temere per la vita della donna. In tutti gli altri casi, le donne non sono più proprietarie del loro corpo. Non possono decidere di abortire in seguito a violenza, incesto o ad altri mille motivi.

Quello che i giudici non hanno capito, così come non hanno capito molti uomini e molte donne, che un aborto crea sempre dolore. E chi ci è passato, per qualunque motivo sia stato necessario, lo sa bene. Con leggi di questo tipo si torna al Medioevo, penalizzando le donne.

Per questo moltissime star in tutto il mondo si sono mobilitate. Emily Ratajkowski ha deciso di farlo spogliandosi completamente nuda e pubblicando su Instagram uno scatto accompagnato da una didascalia che la modella ha fortemente voluto. “Questa settimana 25 vecchi bianchi hanno votato per vietare l’aborto in Alabama anche in caso di incesto e stupro. Questi uomini al potere stanno imponendo la loro volontà sui corpi delle donne per sostenere il patriarcato e per perpetuare il complesso carcerario industriale, togliendo alle donne di bassa estrazione economica il diritto di scegliere di non riprodursi”, dice la modella.

Emily Ratajkowski

Gli Stati che cercano di vietare l’aborto sono gli Stati che hanno le più alte percentuali di donne nere tra la popolazione-. È una questione di classe e di razza ed è un attacco diretto ai diritti fondamentali che le donne degli Stati Uniti meritano di avere e che sono protetti dalla Roe vs Wade. I nostri corpi, la nostra scelta”.

Come non essere d’accordo?