Attacchi a Silvia Romano, Fiorella Mannoia la difende

Silvia Romano è stata finalmente liberata, le polemiche sono state tantissime e sulla questione si è espressa anche la famosissima cantante Fiorella Mannoia

Come sappiamo, Silvia Romano, la volontaria che era stata fatta prigioniera da un gruppo jihadista, è stata finalmente liberata dietro pagamento di un riscatto. Le polemiche sono state tantissime e sulla questione si è espressa anche la famosissima cantante Fiorella Mannoia.

Fiorella Mannoia

Il disappunto di molti è nato dalla annunciata conversione all’islam della volontaria. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato la liberazione di Silvia Romano, dopo un anno e mezzo di prigionia in Africa, dove prestava volontariato in un orfanotrofio. Molti hanno gioito, altrettanti invece hanno avuto da ridire criticando aspramente.

In particolare l’osservazione più gettonata è stata che “Non ci fosse bisogno” di pagare un riscatto, probabilmente molto alto, per una donna che si è spontaneamente convertita alla religione islamica. Secondo alcuni i fatti la prigionia della ragazza, con questi presupposti, “sarebbe stata serena”.

Ad essere decisamente contraria a queste affermazioni è sicuramente Fiorella Mannoia. La cantante non ha espresso in modo diretto la sua opinione al riguardo. L’amatissima stella della musica italiana è stata molto eloquente in un suo post su twitter. Ecco cosa ha scritto: “Quanto mi dà gusto bloccare i dementi. Portateli a cas… click! Deve restituire i soldi spe….click! È diventata musulm…click! Poteva rimanere a cas…click! Una liberazione!”.

Fiorella Mannoia

Insomma, Fiorella Mannoia esprime una critica in modo mal celato: non ha senso per lei subordinare la libertà personale alla scelta di una religione. Chiunque insinua che Silvia Romano non dovesse essere liberata, per via della sua conversione è un ‘demente’ come dice la pop-star. In fondo la libertà di religione non è uno dei diritti costituzionali di ognuno di noi?

Silvia Romano

Fiorella Mannoia è molto chiara sul punto, ed evita chi la pensa diversamente, bloccandolo senza passarci troppo. La storia si è comunque conclusa nel migliore dei modi. La donna è tornata in Italia il 10 maggio e ha potuto cosi godere dell’abbraccio dei suoi famigliari, un’ottima notizia.