Gerry Scotti in lacrime a C’è Posta per Te: il motivo
Il conduttore più amato del piccolo schermo italiano non è riuscito a trattenere le lacrime: ecco perché
L’ultima puntata di C’è Posta per Te andata in onda ieri sera su Canale 5 si è rivelata un vero e proprio successo. La trasmissione di Maria De Filippi è iniziata con una sorpresa che ha visto protagonista il super ospite Gerry Scotti. Qui il conduttore non è riuscito a trattenere le lacrime nel raccontare un aneddoto della sua vita privata: scopriamo insieme cosa è successo.
L’ultima puntata di C’è Posta per Te è iniziata con la storia di Irene e Daniele. Si tratta di due fratelli che hanno vissuto uno dei dolori più grandi che un essere umano può provare: la perdita di entrambi i genitori, morti per la stessa malattia all’età di 55 e 57 anni.
Per fare una sorpresa a suo fratello, la giovane Irene ha contattato la redazione di C’è Posta per Te con una richiesta: quella di far incontrare Gerry Scotti a suo fratello Daniele il quale ha da sempre una grande stima di uno dei conduttori più amati del piccolo schermo italiano.
La storia dei due fratelli ha emozionato anche Gerry Scotti tanto che, al momento dell’incontro con il giovane ha rivelato:
Se mi vedete piangere è perché mi hanno fregato la vespa. E’ dura, mi sento fuori luogo perché è una storia bellissima. Ha i suoi versanti tremendi, ma è una storia dove il rapporto e la famiglia esce a lettere maiuscole. Ho viste parecchi fazzoletti qua.
Successivamente il conduttore si è lasciato andare ad una confessione privata a causa della quale non è riuscito a trattenere le lacrime. Proprio nello studio di C’è Posta per Te, Gerry Scotti ha raccontato una aneddoto che lo ha visto protagonista nel giorno dei funerali dei suoi genitori. Queste sono state le sue parole:
Quando è morta mia mamma non c’erano ancora i telefonini, è mancata 30 anni fa. Sono andato a trovarla in camera mortuaria ed ero già piuttosto famoso. Tutte le persone che andavano a trovare il feretro, poi venivano anche da mia mamma perché volevano l’autografo. Mi sono anche innervosito e volevo dire basta, ma poi ho pensato a cosa avrebbe voluto mia madre.