Gerry Scotti racconta il ricovero: “Sono stato nell’anticamera della terapia intensiva”

L'amato conduttore Gerry Scotti è stato ricoverato in seguito alla positività al Covid-19. Ora racconta i giorni in ospedale

È uscito dall’ospedale e, fortunatamente, sta bene. Oggi Gerry Scotti decide di raccontare la tremenda esperienza passata dopo aver contratto il Covid-19. Dal giorno della scoperta della positività al brutto ricovero in ospedale.

Gerry Scotti

Proprio Gerry Scotti aveva dato la notizia della sua positività. Se in un primo momento aveva fatto sapere ai fan di stare bene, qualche giorno più tardi è emerso il suo ricovero in ospedale.

La fuga di notizie è stata talmente repentina che anche il suo ufficio stampa è dovuto intervenire e far chiarezza sull’episodio: Gerry non è mai stato in terapia intensiva, ma non è stato comunque semplice. I conduttore racconta:

Non è stata una passeggiata. Ho visto la storia vera. Tutti sperano di non prenderlo, quando lo prendi speri che sia una di quelle forme per cui te la cavi con la tachipirina. Quando ti accorgi che il sistema casalingo non basta, devi andare da quelli che hanno la pratica. 

Poi, il pensiero al personale medico e chi si è preso cura du lui. Il conduttore pavese ha raccontato come funziona la degenza post guarigione:

La pratica se la sono fatta sul campo questi ragazzi in questi mesi. Ti devi fidare, non ti devi spaventare. Sono rimasto in ospedale 13 giorni ma gli ultimi 3 li hanno chiamati di svezzamento perché uno deve tornare a camminare, muoversi e respirare la vita normale.

Dal ricovero all’anticamera della terapia intensiva. Gerry è stato trasferito in un reparto molto particolare. E ha spiegato perché:

Sono stato fisicamente nell’anticamera della terapia intensiva. C’era una stanza e per non farmi spaventare troppo l’hanno data a me. Non ero né nella stanza normale, né nella terapia intensiva. C’era una porta di vetro e vedevo tutto quello che accadeva. Ci sono stato 36 ore e grazie a Dio mi sono bastate.

In quelle ore ho visto tutto ciò che è stato, tutto ciò che è e tutto ciò che sarà. Ho fatto l’ossigeno, quello è la cura basilare. Quando l’ossigeno non arriva agli organi, la saturazione comincia a scendere e la batteria del tuo telefono comincia a spegnersi.

Avverti spossatezza, è come se avessi fatto una maratona senza averla corsa. Avevo la cannula nel naso e il casco che non solo ti dà la dose di ossigeno ma ti aiuta a fare ginnastica con il polmone.

Ai medici che l’hanno curato, l’uomo può dedicare solo belle parole: “Ho avuto la fortuna di essere nel centro Covid dell’Humanitas che è un centro modernissimo. Quelli che girano sono tutti uguali perché non li riconosci. Ho avuto la fortuna di stare in una stanzetta da solo. Ho perso una decina di chili”.

Gerry Scotti tornerà in tv?

Gerry Scotti Covid

Ora, passata la paura, tutti si chiedono: quando potremmo rivederlo in tv? Per ora c’è da aspettare che il virus passi del tutto. Perché, al momento, il conduttore è ancora positivo.

Con Caduta Libera, quello che dovevo fare è fatto. Tornerò, se mi negativizzo, alla finale di Tu sì que vales e poi mi godrò le vacanze di Natale e la nipotina. Sappiate che i medici non vogliono essere chiamati eroi. Sono persone che cercano di far bene il loro lavoro e li ho visti far bene il loro lavoro.