Lady Diana, quelle telefonate all’amica speciale per sfogarsi sul Principe Carlo

Lady Diana si sfogava con un'amica speciale: il racconto sul matrimonio con Carlo e altri momenti della vita della Principessa

Durante la sua vita, Lady Diana ha avuto senz’altro molti motivi per cui sfogarsi. La Principessa del Galles era intrappolata in un matrimonio senza amore, si sentiva perseguitata non solo dai paparazzi, ma anche dalle guardie del Palazzo e dalla famiglia del marito, quindi aveva davvero un grande bisogno di una spalla su cui piangere.

Debbie Frank, un’amica di Lady Diana, ha raccontato che la Principessa le telefonava molto spesso, anche più volte al giorno, per parlare non solo dei suoi problemi di coppia con Carlo, ma anche dei suoi impegni pubblici e della sua vita in generale.

Grazie a un’intervista rilasciata durante il documentario di Channel 5 “Fergie Vs Diana: Royal Wives At War” apprendiamo che la Frank e Diana si sono conosciute nel 1989, e ben presto la Principessa è diventata una sua stretta confidente. Debbie era un’astrologa, e pare abbia aiutato Diana a gestire le sue emozioni, i suoi sentimenti e le difficoltà che la vita le aveva riservato.

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Voleva discutere spesso degli eventi pubblici a cui stava partecipando, di come sono andati e poi ovviamente della sua vita personale. Come stavano le cose con il Principe Carlo. Diana e io abbiamo stabilito un’amicizia molto lunga nel corso degli anni fino alla sua morte.

Lady Diana si sentiva spiata, ma da chi?

Durante il documentario si torna a parlare anche della sensazione che Diana provava durante la sua vita a Palazzo. La donna si sentiva spiata, ed effettivamente possiamo dire che lo era:

Lo spionaggio era solo per la sua protezione. Le telecamere di sicurezza che vedi dappertutto. Sentiva che la polizia che sorvegliava il Palazzo riferiva costantemente i suoi movimenti, chi erano i suoi amici, chi andava a trovarla.

Per Diana è diventato sempre più difficile riuscire a decidere se rimanere a Palazzo o meno. Quel luogo, che doveva darle un senso di maggior protezione, la portava a sentirsi braccata in casa sua.

In seguito è diventata una prigione per lei. Simboleggiava tutto ciò che trovava così frustrante nell’essere una Principessa Reale.

A rivelarlo è il biografo Richard Kay, secondo cui vivere a Kensington Palace provocava in Diana un misto di emozioni. Se da un lato infatti in quei luoghi aveva vissuto momenti felici insieme ai suoi figli, dall’altro i suoi appartamenti rappresentavano anche il teatro in cui si era consumata la tragedia del suo matrimonio.

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