Lutto a Torino, è morto l’uomo più tatuato d’Italia

L'uomo si è spento all'età di 85 anni. Era stato premiato dal Guinnes World Record

Lutto nella città di Torino dove si è spento l’uomo più tatuato d’Italia. Angelo Piovano, questo il suo nome, è morto all’età di 85 anni. A dare l’annuncio della triste notizia è stato il nipote Marco Bruno che sui social ha voluto dedicare all’uomo delle dolci parole. Proprio per la presenza dei tatuaggi che ricoprivano tutto il suo corpo, Angelo era stato premiato anche dal Guinness World Record.

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In queste ore la città di Torino è in lutto per la morte di Angelo Piovano, l’uomo più tatuato del mondo. Ex operaio alla Pirelli, si è spento all’età di 85 anni. Il suo corpo era interamente ricoperto da tatuaggi e ciò gli ha permesso di aggiudicarsi il titolo di uomo più tatuato d’Italia da parte del Guinness World Record.

Angelo Piovano fece il suo primo tatuaggio all’età di 30 anni, per ricordare la sua cagnolina scomparsa. Da quel momento in poi, però, non si fermò più e continuò a ricoprire il suo corpo di disegni. Oggi, purtroppo, Angelo Piovano si è spento all’età di 85 anni. A dare la notizia della scomparsa dell’uomo è stato il nipote Marco Bruno Piovano che su Facebook ha voluto ricordare Angelo con queste parole:

Adesso l’universo sarà ancora più colorato.

angelo piovano

Molti sono stati i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’85enne. Tra questi, il ricordo della sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha voluto dare l’ultimo saluto all’uomo con queste parole:

Ciao Angelo, ci mancherai.

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Lutto per la morte di Angelo Pisano, il nipote costretto a smentire una fake news

Marco Bruno Piovano è stato colui che ha dato per primo la notizia della scomparsa di Angelo Piovano. Dopo la morte dell’uomo, sul web è iniziata a circolare una fake news smentita immediatamente dallo stesso Marco Bruno. Secondo l’ingannevole notizia, l’uomo più tatuato sarebbe morto a causa del vaccino.

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Una notizia non vera e smentita immediatamente dal nipote dell’uomo il quale si è sentito in dovere in intervenire chiarendo le cause di morte di suo zio. Queste sono state le sue parole:

Mio zio è morto di ischemia e aveva tantissime altre patologie.