Maradona, quando parlò del suo funerale: “Mi direi grazie per aver giocato a calcio”

L'occasione fu una puntata de La Noche del 10

All’età di 60 anni è morto Diego Armando Maradona per un arresto cardiocircolatorio. Una notizia che ha letteralmente travolto il mondo nella sua globalità. Chiunque, persino i non appassionati di calcio, non si sono potuti esimere dal raccontare un’immagine, una massima, un ricordo, un istante legato alle gesta del campione argentino, il quale, in positivo e in negativo, ha lasciato un’impronta indelebile.

Maradona: le parole sul suo funerale

Argentina vince Campionato del Mondo

Un personaggio straordinariamente unico dentro e fuori dal campo. E anche nel giorno della sua scomparsa riemerge un’intervista in particolare, che rilasciò a sé stesso, parlando proprio del suo funerale.

Cielo toccato con le mani

Maradona parla con sé stesso in tv

Anni fa, Maradona aveva già pensato a tale momento e al discorso che gli sarebbe piaciuto sentire alla cerimonia funebre. Durante La noche del 10, in un modo quasi divertito, lo raccontò, con il suo stile inimitabile. Seduto “faccia a faccia” a un tavolo con sé, Diego chiese a Diego cosa direbbe se dovesse dire due parole a Maradona dal cimitero.

La risposta fu pressoché perfetta. Avrebbe detto grazie per aver giocato a calcio e grazie alla palla. Perché è lo sport che gli ha trasmesso più libertà, più gioia. È stato come avere toccato il cielo con le sue stesse mani, aveva concluso.  

I campionati conquistati contro il Milan di Sacchi

Bandiera dedicata a Maradona

E il cielo lo toccarono con un dito i suoi tifosi e ammiratori. A cominciare dai fan di fede partenopea, conquistati, strabiliati dalle sue magie. Con i campionati conquistati, contro il superbo Milan di Arrigo Sacchi, che hanno rappresentato l’apice di una meravigliosa cavalcata.

Maradona: il trionfo di Messico 86

Goal di Maradona contro l'Inghilterra

Ma pure in Nazionale Diego scrisse pagine memorabili, fra tutte Messico 86, quando il Pibe de Oro trascinò i compagni sul tetto del mondo. Il suo manifesto più grande, la partita disputata contro l’Inghilterra, quella della Mano de Dios e del gol del secolo. Genio e sregolatezza.