Morto John Singleton, regista di Fast & Furious 2

Morto John Singleton: a 51 anni si è spento il regista che, tra gli altri film, ha diretto anche i protagonisti di Fast & Furious 2.

Morto John Singleton. Il regista afroamericano aveva solo 51 anni. Tutti lo ricordiamo per aver diretto un film popolare e di successo come Fast & Furious 2, ma nella sua carriera ne aveva realizzati anche molti altri. E forse non tutti sanno che era anche stato nominato al premio Oscar.

Morto John Singleton

Il 17 aprile 2019 John Singleton è stato colpito da un ictus. Ricoverato in terapia intensiva, il 25 aprile 2019 è entrato in coma. Quattro giorni dopo i famigliari hanno annunciato di aver deciso di interrompere il supporto vitale. E il regista, purtroppo, si è spento.

È con immensa tristezza che annunciamo che il nostro amato figlio, padre e amico, John Daniel Singleton, verrà staccato dai macchinari che lo tengono in vita. È una decisione straziante, una delle tante fatte dalla nostra famiglia nel corso di questi giorni, che ha incontrato il consenso del dottore di John“, queste le parole scritte in un comunicato. “Siamo grati ai suoi fan, ai suoi amici e ai suoi colleghi per l’amore e le preghiere durante questo periodo incredibilmente difficile. Vogliamo ringraziare tutti i medici del Cedars Sinai per le impeccabili cure che ha ricevuto“.

John Singleton

Biografia e filmografia

John Daniel Singleton è nato a Los Angeles il 6 gennaio 1968 e si è spento nella sua città natale il 29 aprile 2019. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, è il regista più giovane nominato all’Oscar, nel 1991, a soli 23 anni, per la miglior regia e miglior sceneggiatura del film d’esordio Boyz n the Hood – Strade violente.

Singleton ha lavorato anche con Michael Jackson per il videoclip della canzone Remember the Time e ha diretto la sorella Janet Jackson nel film del 1993 Poetic Justice. Tra i suoi film, ricordiamo anche L’università dell’odio, Rosewood, Shaft, Baby Boy – Una vita violenta, Fast & Furious 2, Four Brothers. Avrebbe dovuto dirigere anche A-Team, ma poi rinunciò al progetto.