Ha commosso tutti durante l’ultima puntata della trasmissione televisiva Verissimo. Emma Bonino si è raccontata nello studio di Silvia Toffanin, commuovendo tutti. La storica attivista sta combattendo una dura battaglia contro il tumore e recentemente è stata ricoverata per via di una frattura al femore.
Sono uscita da qualche giorno dalla clinica, mi sono rotta il femore. Ho un problema di gambe. Sono stata assistita benissimo e sono venuti anche i miei parenti a trovarmi.
Emma Bonino ha scoperto di avere una brutta malattia, un mostro che purtroppo non si può operare. Lo ha rivelato lei stessa nel corso della lunga intervista con Silvia Toffanin.
Una bestia che nessuno aveva invitato e si è presentato un giorno all’improvviso. Un microcitoma polmonare che non si può operare e la sua caratteristica è quella di poter ritornare dopo otto anni. Con la malattia è cambiato tutto e la radiografia mi ha bruciato tutti i capillari e quindi andrò sempre in giro con questa fascia perché non ho i capelli.
Parole che hanno commosso i telespettatori, che si sono stretti alla Bonino, inviandole affetto e supporto. L’attivista ha poi parlato della sua infanzia, ricordando momenti che l’hanno segnata ma che allo stesso tempo l’hanno resa la donna forte che è oggi.
Figlia di un contadino, Emma ha trascorso l’infanzia con le suore, mentre i suoi genitori si costruivano la loro casa. Ha raccontato di aver conosciuto poco il suo papà e di sentire la mancanza della sua mamma.
In alcuni momenti vorrei proprio parlarle. Mia mamma da buona liberale era una di quelle persone che pensava e praticava che la libertà altrui è uno dei doni più grandi che si possa fare.
Quando aveva solo 26 anni, l’attivista ha deciso di abortire e quella rinuncia ha cambiato la sua vita per sempre. La Bonino ha confessato di aver fatto quella scelta perché sa che un figlio è per sempre e lei non è mai riuscita ad accettare un per sempre su qualsiasi tema.
Dopo l’aborto ha avuto in affidamento due figlie, Aurora e Rugiada e proprio quell’esperienza, secondo Emma, potrebbe aver esaurito il suo desiderio di maternità.
Durante l’esperienza dell’aborto mi è capitato di avere in affido due ragazze. Forse il mio desiderio di maternità si è esaurito con questa esperienza. Mi chiamavano mamma, il distacco è stato terribile, l’idea di rientrare a casa in silenzio, è stato terribile.