Paola Caruso è tornata a Verissimo per parlare della situazione del figlio Michele

La disperazione di Paola Caruso in una nuova intervista, sulle condizioni del figlio Michele

Nella giornata di domenica 12 marzo, Paola Caruso è tornata a Verissimo, il programma che va in onda su Canale 5, per parlare della situazione del suo piccolo Michele. Purtroppo muove la gamba, ma il piede non è affatto migliorato, hanno bisogno di un consulto negli Stati Uniti.

paola figlio
CREDIT: VERISSIMO

Sono passati quasi 4 mesi da quando quel medico in Egitto gli ha fatto un’iniezione, che ha provato al bimbo una paresi del nervo sciatico. Era sano ed ora per camminare ha bisogno di un tutore.

Paola Caruso in una prima intervista nello stesso programma, aveva parlato della terapia e di tutto quello che lei sta facendo. Ora è tornata a Verissimo, per raccontare che la situazione del piccolo è sempre critica. La showgirl ha dichiarato:

Il piede purtroppo non lo muove e non ha la sensibilità al lato destro della gamba. A questo punto non possiamo aspettare ancora perché si sta storcendo il piede ed anche l’anca, perché non cammina bene e perché ha il tutore.

paola figlio
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Senza non può stare, anche se la gamba ha ripreso a muoversi. Alla fine dei conti non è cambiato niente. Un dolore così solo una mamma lo può capire.

Il danno fatto è permanente e l’unica cosa che possiamo fare è un intervento, che però ha una riuscita del 60% e non è sicura. Mio figlio dovrà portare il tutore per sempre.

I sensi di colpa di Paola Caruso per quello che è successo al bimbo

La nota showgirl ha raccontato che tutto è iniziato durante una vacanza in Egitto. Il piccolo aveva una febbre alta, che non passava con i farmaci normali. Così ha chiesto ad un medico del posto di visitarlo e quest’ultimo ha deciso di fargli una puntura. Paola Caruso su questo ha detto:

Era sano, era completamente sano. Io non riesco a perdonarmi quel giorno che dissi sì a quella puntura del medico. Come faccio a spiegargli che dovrà portare il tutore per sempre.

paola figlio
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Soffro in una maniera indescrivibile. Lui sta pagando per una cosa che ho deciso io. Ora Michele è psicologicamente indurito, a 4 anni è già provato dalla vita, non è spensierato.