Roberto Vecchioni racconta la sua vita e i tre tumori che ha combattuto
Dall'amicizia con Battiato e Guccini, ai tre tumori che ha affrontato e sconfitto: Roberto Vecchioni racconta la sua vita e i suoi ostacoli
Dai problemi con l’alcool, alle grandi amicizie con i grandi cantautori italiani, passando per l’amore per figli e nipoti, senza tralasciare i tre tumori che lo hanno colpito e che ha superato a testa alta. Roberto Vecchioni si racconta in un’intervista a cuore aperto ai giornalisti de Il Corriere della Sera.
Roberto Vecchioni non ha certo bisogno di grandi presentazioni. Le sue bellissime canzoni, che lo hanno portato a vincere tanti prestigiosi premi e riconoscimenti, parlano per lui.
Per una volta, però, il cantautore ha deciso di aprire il suo cuore al suo pubblico, raccontando alcuni degli aneddoti che hanno caratterizzato di più la sua carriera e, soprattutto, la sua vita privata.
Ai giornalisti de Il Corriere della Sera ha parlato, ad esempio, delle sue amicizie con alcuni dei più grandi cantautori italiani. Da Franco Battiato, che ricorda come ‘un mattacchione e grande raccontatore di barzellette’, a Francesco Guccini. Su quest’ultimo ha detto:
Ci siamo conosciuti al Premio Tenco del 1974. Lui aveva una bottiglia di bourbon, io di whisky. Facemmo gara a chi beveva di più.
Proprio l’alcool ha rappresentato un problema per Vecchioni. Un problema che però oggi non ha più.
Ho smesso del tutto! Non bevo più neanche un sorso di vino. Sette anni fa mi accorsi che stavo male, che perdevo tempo e attenzione per i figli.
Roberto Vecchioni e i suoi tre tumori
La famiglia è uno dei punti centrali nella vita di Roberto Vecchioni. I figli e i suoi nipoti rappresentano assolutamente la sua anima e a loro dedica ogni suo momento libero.
Passo il Natale a organizzare giochi per figli e nipoti. Abbiamo una casa sul lago di Garda, con un giardino che viene illuminato a giorno, le renne, un Babbo Natale alto tre metri. Sono un maestro di Mercante in fiera, invento indovinelli pazzeschi, e poi la caccia al tesoro, la tombola, ma anche gli scacchi, il bridge, i quiz…
Poi la malattia. Anzi, le tre malattie che ha affrontato e superato.
Pure le cose pericolose vanno affrontate come un gioco: un esame, una canzone da cantare per la prima volta, una malattia. Ho avuto tre tumori, tre operazioni, a un polmone a un rene alla vescica. Eppure ho compiuto 78 anni e sto benissimo.